Home » Articoli » Album Review » Keith Jarrett: Testament - Paris/London

Keith Jarrett: Testament - Paris/London

By

View read count
Keith Jarrett: Testament - Paris/London
Parlare di un nuovo disco di piano solo in concerto di Keith Jarrett comporta il rischio di ripetersi molto maggiore di quello che corre il pianista nel riproporre le sue improvvisazioni concertistiche. Infatti, anche se lo schema seguito nei due concerti di Parigi e Londra di fine 2008, proposti ora dalla ECM in questo cofanetto di 3 CD, ricalca quello inaugurato dopo la sosta forzata dovuta ai problemi di sindrome da affaticamento cronico e già documentato su disco in Radiance e The Carnegie Hall Concert, ogni concerto rimane unico nel suo svolgimento, intimamente legato al particolare stato d'animo dell'artista in quel momento.

Il frazionamento dell'improvvisazione in tanti flussi più brevi, che arrivano a una conclusione naturale senza più la necessità di dover proseguire incessantemente, fornisce a Jarrett quella sintesi che troppo spesso gli mancava quando i suoi concerti in solo presentavano un'unica pausa per l'intervallo tra i due set. Questa aumentata libertà si traduce dunque in una maggior disciplina, in un più stretto controllo del flusso della composizione istantanea, facendo coincidere il momento dell'improvvisazione con quello di una ipotetica scrittura musicale.

I vari frammenti che compongono ogni concerto assomigliano sempre più a brani composti a tavolino, in modi e stili differenti, ma sempre con estremo rigore formale e pienezza armonica. Ritroviamo ancora gli elementi tipici del Jarrett di prima del 1996, gli ostinati, i fraseggi veloci e contorti, gli accenni di gospel, gli episodi più lirici che hanno caratterizzato molti dei suoi precedenti concerti solistici, ma questa volta disposti secondo un'organizzazione più razionale e completa in quanto episodi indipendenti.

A ogni concerto, Jarrett si mette totalmente in discussione, spogliandosi di tutti quegli atteggiamenti pseudo-divistici che lo possono far sembrare distante e insincero, denudando davanti al pubblico i meccanismi del processo compositivo/improvvisativo, svelati in tempo reale, operando una sintesi erudita di almeno due secoli di letteratura pianistica, nella quale il jazz occupa una posizione marginale, ma non secondaria. La magia dei concerti di Jarrett sta nella esposizione/rivelazione del filo che lega il Musicista e la Musica nell'atto sublime e bellissimo della creazione artistica; in questo senso i due concerti proposti in questo CD rappresentano due vertici assoluti della sua carriera, uno dei massimi risultati da lui raggiunti col suo particolarissimo e unico approccio alla pratica live del piano solo, che da solo basterebbe a riservargli un posto di spicco tra i protagonisti della musica contemporanea.

Track Listing

CD 1 (Paris November 26, 2008): 01. Part I - 13:47; 02. Part II - 10:35; 03. Part III - 7:05; 04. Part IV - 5:33; 05. Part V - 8:45; 06. Part VI - 6:30; 07. Part VII - 6:58; 08. Part VIII - 10:10; CD 2 (London December 1, 2008): 01. Part I - 11:08; 02. Part II - 8:10; 03. Part III - 6:50; 04. Part IV - 5:58; 05. Part V - 10:34; 06. Part VI - 6:52; CD 3 (London December 1, 2008): 01. Part VII - 8:59; 02. Part VIII - 8:00; 03. Part IX - 3:55; 04. Part X - 5:35; 05. Part XI - 8:25; 06. Part XII - 8:29.

Personnel

Keith Jarrett (piano).

Album information

Title: Testament - Paris/London | Year Released: 2010 | Record Label: ECM Records

Tags

Comments


PREVIOUS / NEXT




Support All About Jazz

Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who make it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

Go Ad Free!

To maintain our platform while developing new means to foster jazz discovery and connectivity, we need your help. You can become a sustaining member for as little as $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination vastly improves your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Hold On
Mark Winkler
The Hat with the Grin and the Chuckle
Ben Thomas Tango Project
Eternal Moments
Yoko Yates

Popular

Old Home/New Home
The Brian Martin Big Band
My Ideal
Sam Dillon
Ecliptic
Shifa شفاء - Rachel Musson, Pat Thomas, Mark Sanders
Lado B Brazilian Project 2
Catina DeLuna & Otmaro Ruíz

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.