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Tania Maria
ByNon sono frequenti le occasioni per sentire Tania Maria in Italia e al Blue Note Tania Maria si è presentata in trio la sera del 10 ottobre, accompagnata da Marc Bertaux al basso e Jean Philippe Fanfant alla batteria, una coppia d'oltralpe molto affiatata.
La dimensione raccolta del concerto milanese ha esaltato il suo modo di suonare il piano, molto percussivo, come da sua caratteristica, impeccabile nei tempi sincopati. Se dobbiamo fare un appunto è solo sulla scelta del repertorio, forse un pò troppo "conosciuto," infatti nella sua scaletta, peraltro eseguita in maniera sublime, la pianista ha privilegiato alcuni grandi classici del songbook brasileiro.
Ecco quindi le versioni di "Agua de Beber," "Mas que Nada," e di "Sentado a beira do camino" scritta da Roberto Carlos e divenuta famosa in Italia negli anni settanta nella versione di Ornella Vanoni, dal titolo "L'appuntamento". Spazio anche a "Besame Mucho," in un arrangiamento particolare, con un inizio molto poderoso e funky, che si trasforma poi nella melodia che tutti conoscono.
L'artista che preferiamo esce allo scoperto nelle parti più jazzate, dove dialoga con gusto con i suoi due supporti ritmici, come nel caso del lungo strumentale che ha dato inizio alla performance o nelle ballad, in cui si accompagna col suo caratteristico scat vocale.
E'qui che viene esaltato il suo gusto spiccato per il ritmo, e infatti il drumming di Fanfant le prepara il terreno ad hoc per le sue scorribande sulla tastiera, mentre Bertaux esegue diligentemente il suo lavoro senza mai strafare.
Non poteva mancare come finale "Aquarela do Brasil," con inevitabile coinvolgimento del pubblico in un coro a botta e risposta con la pianista, che si è dimostrata una volta di più nell'elite dal jazz brasiliano.
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