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Results for "Alberto Bazzurro"
Steve Olson: Conversations

by Alberto Bazzurro
Non più di primissimo pelo, il batterista Steve Olson firma il proprio esordio discografico in prima persona dedicandolo al duetto con partner differenti (in totale sei). Non essendo troppo spinto l'acceleratore sui contrasti dinamici, all'interno del singolo brano ma tutto sommato anche nel totale (prevale una sostanziale pacatezza), è praticamente fisiologico che sia l'aspetto timbrico a ...
Vlatko: Subjective Experience in a Commercial Free Zone

by Alberto Bazzurro
Vlatko è il quartetto elettrico del vulcanico, iperattivo trombonista losangelino Michael Vlatkovich, qui ripreso in studio fra il marzo e l'aprile 2014. Vi alberga una rotonda visceralità, del resto tipica di Vlatkovich in un po' tutte le sue manifestazioni creative, per una musica piena e corporale, talora persino un po' sovrabbondante, più spesso egregiamente risolta entro ...
Eugenio Colombo, Giancarlo Schiaffini, Luigi Marino: Totem

by Alberto Bazzurro
Due precisazioni per cominciare. La prima: perché il CD s'intitola Totem e gli undici brani che lo compongono (che sono poi libere improvvisazioni) Tanz" (danze)? Presumibilmente perché il disco è stato registrato (il 1° settembre 2013) al Totemtanz di Roma (o è viceversa...?). La seconda: c'era una volta il trio SIC (Schiaffini Iannaccone Colombo), che realizzò ...
Eric Hofbauer Quintet: Prehistoric Jazz – Volumes 1 & 2

by Alberto Bazzurro
L'emergente chitarrista bostoniano Eric Hofbauer, docente di strumento, composizione e storia del jazz all'Emerson College & University del Rhode Island, un palmares di collaborazioni che spazia da Han Bennink a John Tchicai, Garrison Fewell e Cecil McBee, Steve Swell e Matt Wilson, ha inciso nell'aprile 2014 questi due album, dedicati rispettivamente al Sacre du printemps di ...
Brooklyn Jazz Underground: Seven by Seven

by Alberto Bazzurro
Settetto molto compatto, solido, il Brooklyn Jazz Underground pratica un jazz non particolarmente avventuroso ma comunque ben congegnato e condotto, col ruolo-guida che passa dalla voce (persino iperpresente nella prima parte dell'album) alla tromba, al sax tenore. Ci sono delle ripetizioni e un asservimento al canto a volte persino eccessivo, quasi supino, tuttavia il lavoro prende ...
Nobu Trio: Mystic Flow

by Alberto Bazzurro
Formatosi a Milano nell'autunno 2012, il Nobu Trio giunge con questo Mystic Flow all'album d'esordio, palesando chiari intenti di mischiare atmosfere di varia provenienza: jazz, rock, blues, ambient... L'inizio ("Mystic Visions of the Under World") è scuro, quasi claustrofobico, di ridottissimo spettro dinamico, mentre si prosegue con un secondo brano scarsamente originale, così come il successivo, ...
Outhead: Send this Sound to the King

by Alberto Bazzurro
Un ensemble senz'altro effervescente, vitale, questo quartetto con doppio sax attivo nella Bay Area di San Francisco le cui voci-guida sono Alex Weiss e Charlie Gurke, che oltre tutto si dividono equamente la paternità dei brani presenti nel disco: tre a testa (il settimo, A Made Truth," peraltro il più debole del lotto, si deve al ...
Hafez Modirzadeh: In Convergence Liberation

by Alberto Bazzurro
Inciso nel 2011 riunendo pagine tutte a firma del multistrumentista di origine iraniana (ma nato a Durham, Carolina del Nord, nel 1962) Hafez Modirzadeh, questo lavoro è per più di un verso emblematico di come si possa far felicemente convivere ambizioni compositive post-accademiche, seduzioni di memoria etnica e pruriti jazzistici di stampo contemporaneo.Vi trovano ...
Michael Musillami: Pride

by Alberto Bazzurro
Metà in studio (novembre 2013) e metà dal vivo (2007), questo doppio CD offre uno spaccato alquanto eloquente delle potenzialità del chitarrista Michael Musillami (tutte sue le composizioni) e del suo ormai rodatissimo trio (numerose le incisioni già realizzate), che ospita ora il pianoforte di Kris Davis (e in due brani anche il sax tenore di ...
Paul Shapiro: Shofarot Verses

by Alberto Bazzurro
Nel nome dello shofar, strumento-simbolo della musica ebraica che compare in copertina intrecciato a un sax alto, si svolge questo album, che parte con un monologo di Paul Shapiro e va poi a impantanarsi piuttosto velocemente nelle secche di una musica che rispetta sì i canoni del filone di appartenenza, ma lo fa con fin troppa ...