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Straight Ahead: il canto di protesta di Abbey Lincoln dal 1957 al 1961
La lotta, l'azione, il jazz diventano per la vocalist di Chicago gli antidoti per riscattare l'invisibilità sociale degli afroamericani ben rappresentata nella suo dolente testo di protesta "Let Up" sulle quattordici misure del tema blues composto da Roach. I tre primi CD per la Riverside testimoniano questo simbolico rito di passaggio, un'evoluzione stilistica orientata verso il più genuino canto jazz intriso di consapevolezza civile e politica. Incisi tra il 1957 e il 1959, That's Him, It's Magic e Abbey Is Blue" celebrano il ruolo della donna afroamericana nella società statunitense, trasfigurando con il canto ciò che Angela Davis definiva nel suo libro Blues Legacies and the Black Feminism l'"espressione quotidiana della consapevolezza femminile."
Billie Holiday diviene il modello di riferimento di una espressività palpitante e ricca di pathos, intesa come sincera finestra nel mondo emotivo della Lincoln, che reinterpreta l'immaginario femminile in maniera nuova e anticonvenzionale. Abbandonando lo stereotipo jazzistico dell'amore foriero di sole angosce e delusioni, i testi di That's Him estendono questo canone verso una dimensione più realistica dei rapporti tra uomini e donne, che va a integrare le tradizionali tematiche dell'amore inquieto e dal finale tragico. "Brother Where are You," "Afro-Blue," "Let Up,""Long As You're Living" rimandano direttamente ad una nuova consapevolezza civile, per cantare l'orgoglio razziale, la marginalità e la frustrazione della comunità afroamericana.
La partecipazione ai capolavori di Max Roach We Insist! Freedom Now Suite, It's Time, Percussion Bittersweet segnano un nuovo approccio al canto come parte integrante della front line dei fiati. "Driva Man" e "Freedon Day" esemplificano il punto di arrivo di un percorso civile e politico che rammenta al mondo l'esperienza africana della schiavitù e le rivendicazioni per i diritti civili. Straight Ahead, il miglior disco della sua carriera artistica, diviene lo specchio di una percezione tutta afroamericana, per esprimere attraverso il blues e il free jazz la propria diversità razziale. La Lincoln pagherà in prima persona il dissenso contro l'establishment, riuscendo a incidere un altro album solo nel 1968, sette anni dopo il suo capolavoro per la Candid Record.
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