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Eivind Aarset: Sonic Codex

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Eivind Aarset: Sonic Codex
Dal tanto chiacchierato album d'esordio Electronic Noire (uscito in un momento di grande fermento per il Nu-Jazz norvegese, in contemporanea con Khmer e New Conception of Jazz degli amici Nils Petter Molvaer e Bugge Wesseltoft) a oggi, sono trascorsi 10 anni, e I>Sonic Codex è il quarto lavoro da solista del chitarrista norvegese Eivind Aarset.

Con quest'album sembra togliersi definitivamente di dosso l'ombra di Molvaer, tanto presente nei primi due lavori.

Sonic Codex mantiene la cifra stilistica "noir" del leader, ma sembra spingersi maggiormente verso il rock più duro allontanandosi dalla sonorità aurea e visionaria del precedente Connected.

La formazione da qualche tempo si è stabilizzata e vede in Marius Reksjø (contrabbasso) e Wetle Holte (batterista dei Wibutee, formazione effervescente della scena norvegese) due complici ideali.

La presenza di ospiti di spicco e una produzione di grande gusto e sapienza da parte del leader danno vita a un lavoro estremamente raffinato, ma meno originale e compiuto del precedente Connected.

Le composizioni sono belle e suonate in modo eccellente, ma risultano poco originali e trovano in questo il loro maggior limite.

Anche in questo lavoro infatti il suono si fa notare per la compattezza e le texture sonore del chitarrista, ma dopo qualche ascolto il forte riferimento ai Pink Floyd di "Still Changing", ai Jaga Jazzist (altro gruppo norvegese di spicco) di "Cameo", e in alcune situazioni ai King Crimson fanno pensare "bello sì, ...già sentito però!".

Ed è un peccato, perché ci sono momenti bellissimi in cui i muscoli del chitarrista si alternano a fraseggi melodici dal lirismo unico, e senza quei virtuosismi tecnici in cui spesso eccedono i chitarristi.

Contemporaneamente a questo disco la Jazzland pubblica un lavoro che celebra i 10 anni dell'etichetta Jazzland Community: lì Aarset e il suo gruppo suonano brani a mio avviso più originali tratti da Connected, in cui spiccano tra l'altro le incursioni del sassofonista di Wibutee, Hakon Kornstad. Ma questa è un'altra storia...

Track Listing

1. Sign of Seven (E.Aarset) - 06:26; 2. Quicksilver Dream (E.Aarset) - 06.23; 3. Dröbak saray (E.Aarset) - 06:47; 4. Cameo (E.Aarset) - 05:17; 5. Still Changing (W.Holte/E.Aarset) - 08:11; 6. Black Noise/White Silence (M.Reksjø/W.Holte/E.Aarset) - 03:06; 7. Family Pictures III (Ban/Honoré/E.Aarset) - 03:38; 8. Sleeps with Fishes (E.Aarset) - 06:28; 9. The Return of Black Noise & Murky Lambada (M. Reksjø/W.Holte/E.Aarset) - 11:34.

Personnel

Eivind Aarset (chitarra, elettronica, kalimba, logdrum, ecc.); Marius Reksjø (contrabbasso br. 1, 2 e 8 - basso elettrico br. 6 e 9); Audun Erlien (chitarra baritono br. 1- basso elettrico br. 3, 4 e 5, sintetizzatore br. 3, Wurlitzer e campionatore voce br.5); Wetle Holte (batteria, percussioni, programmazione , sintetizzatore, piano e celesta); ospiti (Anders Engen, Hans Ulrik, Tor Egil Kreken, Jan Bang, Erik Honoré)

Album information

Title: Sonic Codex | Year Released: 2008 | Record Label: Jazzland Recordings


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Nov 29 Fri

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