Home » Articoli » Album Review » Howard Riley: Solo in Vilnius

Howard Riley: Solo in Vilnius

By

Sign in to view read count
Howard Riley: Solo in Vilnius
Poche parole servono per identificare i giganti. Howard Riley è uno di questi. Praticamente sconosciuto nonostante importanti frequentazioni della migliore musica d'improvvisazione, nonché collaborazioni importanti come quelle con Keith Tippett, Jaki Byard, Lol Coxhill, con la nobile London Jazz Composer's Orchestra o - ai suoi inizi - quella per certi versi rimasta storica con Barry Guy, il pianista britannico è uno dei nomi che le nuove generazioni troveranno sui libri che racconteranno le migliori avventure della musica dei nostri anni. A lungo citato da un altro importante collaboratore quale Elton Dean che lo reputava uno dei più illuminanti musicisti contemporanei, il suo pianismo è davvero la più vicina assonanza con la parola arte tout-court.

E dato che - come noto - il celebrato mondo occidentale ha altro a cui pensare quando si tratta di invitare musicisti alle proprie scintillanti finestre estive, appare altrettanto ovvio che sia stao proprio un festival "fuori dal giro" come quello di Vilnius (invece sempre più citato dai reporter specializzati di questi ultimi anni come uno dei più attenti alla musica di qualità) ad invitare un musicista del genere. Solo in Vilnius appare pochissimi mesi dopo la straordinaria performance di Riley all'edizione 2009 del festival lituano. Addirittura in veste di doppio CD. Addirittura in veste di CD in tiratura limitata a 500 copie.

Riley, oggi amatissimo insegnante di alcune fra le migliori scuole musicali statunitensi, non ha mai nascosto le precise e profonde influenze che personaggi quali Thelonious Monk e Duke Ellington gli hanno lasciato impresse a fuoco nella sua attività musicale.

Di quelle sonorità e filosofie il suo suono è ovviamente impregnato. Ritmo e cadenza con grevi accentazioni toniche peculiari che, complice anche il riverbero naturale della chiesa di S. Caterina che ha ospitato il concerto, vengono esaltate non solo nei brani "sacri" di Monk ("Round Midnight" sul primo CD e "Misterioso" sul secondo, oltre allo standard "Yesterdays" di Jerome Kern e Otto Harbach) ma anche e soprattutto nei restanti originali che costruiscono questa splendida gemma solistica.

L'intelligenza di Riley, come quella di pochi altri artisti contemporanei, è stata anche quella di vivere l'occasione e il momento, andando a ricercare gli echi naturali che la situazione gli permetteva. Spazi vitali in cui ricercare l'estensione del suono, trovando millimetriche possibilità di "rilanciare" fraseggi e armonie, magari invertendo le frasi o giocando su casuali sequenze senza mai restare "agganciato" a registri ripetitivi. Riley lavora su blocchi estensibili a piacimento dove asimmetria e colori si fondono offrendo nuove prospettive. Questo è ciò che si potrebbe dire "avere testa e dita al posto giusto nel momento giusto," senza sbavature od orpelli inutili. In altre parole: disciplina e libertà di rara bellezza.

Poche parole per individuare i giganti, si scriveva all'inizio.

Stop.

Track Listing

CD1: Starting Up; Six With Five; Proof; There And Back; Round Midnight; Secret Moves; CD2: Hello Again; Space Cadets; Formerly; New Walkway; Yesterdays; Misterioso; Encore.

Personnel

Howard Riley: piano.

Album information

Title: Solo In Vilnius | Year Released: 2010 | Record Label: NoBusiness Records

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Love Is Passing Thru
Roberto Magris
Sensual
Rachel Z
Over and Over
Tony Monaco Trio

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.