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Quando il vicino di casa è un jazzista...
ByQualche rogna sembrano avercela invece i vicini di casa del bassista Bill Lee, papà del regista Spike, come potete leggere sul New York Times.
Ah, il "giovanotto" ha 84 anni!
Nelle scorse settimane ci ha lasciato prematuramente il pianista Mulgrew Miller, tra le figure più intense e generose - specialmente come accompagnatore - della sua generazione.
Lo ricordiamo con una interessante intervista e la toccante interpretazione di "I Hear a Rapsody"
Una decina di anni di meno ha Roscoe Mitchell, che continua a essere uno dei musicisti più originali e interessanti in circolazione.
Il blog di Table&Chairs sta raccogliendo illustri contributi di colleghi per spiegare - se ce ne fosse ancora bisognoperchè Mitchell è importante.
Ci spostiamo in Giappone e sul versante elettronico con il nuovo lavoro di Aoki Takamasa, RV8 [Raster-Noton, distr. Dense], otto variazioni ritmiche fatte di glitch-grooves scuri e contagiosi che attraversano i più svariati territori della house per approdare nel finale a un andamento amniotico e raffinatissimo. Gran disco!
Tra i tanti dischi usciti nelle scorse settimane una segnalazione merita Pushin' Against a Stone di Valerie June, prodotto da Dan Auerbach dei Black Keys e Kevin Augunas e pubblicato dalla Sunday Best [distr. Family Affair]. Radici ben piantante nel soul e nel folk americano, voce intrigante e energia da vendere, Valerie è una piacevole sorpresa pur nella scarsa originalità della proposta... ma in tempi di retromania, che ci volete fare?
Torna anche il progetto Bonobo di Simon Green con The North Borders [Ninja Tune, distr. Family Affair], disco che ripropone le classiche atmosfere cui ci aveva abituato, fatte di incedere downbeat, profumi jazz e accensioni elettroniche. Di classe!
Dagli archivi Rai, spezzettati nelle storiche "Schegge di Jazz" che i meno giovani certo ricorderanno su Rai3 e ora rintracciabili su YouTube, una decina di minuti del concerto bolognese di Rahsaan Roland Kirk del 1973.
Una quarantina di anni dopo, ancora tutto da gustare, soprattutto perché l'estate dei festival, tra crisi economica e scarso coraggio dei direttori artistici, sembra offrire assai poco di originale.
Buona musica a tutti!
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