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Daniel Levin: Organic Modernism
ByIn effetti, il quartetto (che solo apparentemente sembra evocare qualcosa di cameristico) ha una forza caratterizzante e sprigiona un'energia che risiede nella libertà totale e nella capacità di emanciparsi facilmente da ogni categoria, ma allo stesso tempo risponde ad un proprio ineluttabile rigore.
Qui si mantiene la forza del dialogo grazie a un'interazione tra i quattro strumenti che ha qualcosa di geometrico e di matematico (si ascolti per esempio "Old School" o "My Kind Of Poetry") e in cui la libertà sembra il frutto di una consapevolezza profonda, per esempio nel walking di contrabbasso spezzato dalle linee di violoncello (in "Action Painting") che se non fosse per l'unisono con la tromba potrebbero apparire del tutto estemporanee, oppure nello spigoloso incastro dell'improvvisazione tra i quattro strumenti che non prende mai il sopravvento, ma nasce come naturale sviluppo dinamico.
Alla base c'è certamente un grande affiatamento, visto che i quattro (con qualche piccolo cambio di formazione) suonano assieme dal 2002, ma all'origine di questo CD c'è anche l'idea di trovare una "terra di nessuno" tra pagina scritta e improvvisazione concepita, qui più che altrove, come composizione istantanea.
Track Listing
01. Action Painting; 02. Zero Gravity; 03. My Kind Of Poetry; 04. Lattice; 05. Kaleidoscope; 06. Old School; 07. Constellations; 08. Furniture as Sculpture; 09. Audacity; 10. Expert Set; 11. Wild Kingdom; 12. Active Imagination.
Personnel
Daniel Levin
celloDaniel Levin (cello), Nate Wooley (trumpet), Matt Moran (vibraphone), Peter Bitenc (bass).
Album information
Title: Organic Modernism | Year Released: 2011 | Record Label: Clean Feed Records
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