Home » Articoli » Album Review » Ibrido Hot Five: Nothing to Kill or Die For
Ibrido Hot Five: Nothing to Kill or Die For
E nelle musiche da camera per cinque esecutori e otto strumenti, il progetto prende la forma obliqua delle commistioni di genere che spesso nascondono novità stilistiche e creative. Non sarà per l’evocazione del nome Hot Five (tanto caro a chi segue e seguirà quel modo di intendere jazz, irraggiungibile), ma le continue “presenze” fanno i conti, nel disco, con la tradizione classica europea non escludendo continui e ripetuti excursus nella geniale stravaganza contemporanea e nel prog rock (leggi alla voce Gentle Giant).
Legni, archi e ance per un set di composizioni originali (spicca la creatività di Antonio Apuzzo, ma anche quella di Capomolla e Tortora), ma anche di personali interpretazioni del patrimonio jazz più inestimabile (“Freedom” di Charles Mingus, “In All Languages” di Ornette Colemann e “Chelsea Bridge” per la penna di Billy Strayhorn).
Sedici brani per un totale di oltre settanta minuti di continui andirivieni nello spazio e nel tempo della ricerca musicale fanno di questo disco un esordio di buone speranze che traccia linee di idee musicali fresche e immaginifiche.
Track Listing
01. Ibrido prologo; 02. India; 03.Stomp and Monk; 04. Freedom; 05. Ibrido Riff; 06. Ibrido armolodoritmico; 07. In all languages; 08. Serenade to a cuckoo; 09. Chelsea Bridge; 10. Nothing to Kill or Die For; 11. Molde Canticle; 12. Fanfara 1999; 13. Acquiring the taste; 14. The advent of Panurge; 15. Three Friends; 14. Ibrid Prologo.
Personnel
Giuseppe Tortora
celloAntonio Apuzzo (clarinetto; clarinetto basso; sax alto e tenore; voce); Pino Capomolla (flauto; voce); Gianni Di Ruzza (oboe; voce); Giuseppe Tortora (violoncello); Gianluca Taddei (contrabbasso; voce)
Album information
Title: Nothing to Kill or Die For | Year Released: 2006 | Record Label: Magic Circle
Tags
PREVIOUS / NEXT
Support All About Jazz
All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who make it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.









