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Nate Wooley
ByEvan me lo diede al termine del nostro tour estivo e da allora lo ascolto almeno una volta alla settimana. Il che è davvero tanto per i miei standard d'ascolto. La cosa incredibile è che due pesi massimi di questo calibro sono impegnati in una vera conversazione piuttosto che una esibizione. E' un disco nel quale le lunghe improvvisazioni tra sax e organo da chiesa suonano assolutamente "confortevoli".
02. Jane Birkin - Serge Gainsbourg - Je T'aime (Mercury France - 1969).
Ho comprato questo CD per mia moglie che ama il pop orchestrale, in modo particolare alcune delle ultime cose di Beck e Scott Walker. Penso fosse "Melody Nelson" la prima canzone ascoltata e da allora ho sequestrato il CD a mia moglie e lo ascolto continuamente in macchina quando mi sposto per i concerti. Non c'è molto da sottolineare musicalmente parlando, ma le vibrazioni che lo percorrono lo rendono uno dei dischi più sensuali di sempre.
03. Bill Dixon - Aaron Siegel - Ben Hall - Weight/Counterweight (Broken Research Editions - 2009).
Sono stato vicino a Ben e Aaron per parecchio tempo, amo e rispetto la loro musica. Può essere detto poco su Bill Dixon che non sia già stato detto, ma questo disco è per me il suo epico testamento, a prescindere dalla dimensione dell'ensemble. Mi piacciono anche le altre sue cose, ma questa ha qualcosa in più e di più intimo.
04. Luciano Berio - Coro (Brilliant Classics reissue - 1977).
L'ho comprato allo Zweithousandeins, il mio negozio di libri e dischi preferito a Dusseldorf, Germania. Hanno una quantità incredibile di CD di musica classica a prezzi stracciati. L'ho acquistato perché conoscevo solamente Laborintus e Sequenzas e volevo conoscere più profondamente la scrittura di Berio per voce. E' incredibilmente densa, selvaggia, ruvida. La performance è simile ad alcune delle cose migliori di Xenakis dove tecnicamente ogni cosa è complessa ma suona come se si trattasse di folk music!
05. Ron Miles - Witness (Capri - 1990).
Questo è il disco che mi ha spinto nella direzione in cui mi trovo ora. Ed è stato per puro caso. La ragazza con la quale mi vedevo alle superiori me lo regalò pensando che fosse di Miles Davis. A quell'epoca ero un purista del jazz, ma quando Ron arrivò alla fine della title track mi accorsi di non aver mai sentito nulla di simile. Da quel momento tutto mi sembrò chiaro così chiamai Ron chiedendogli di poter studiare con lui. Ora il disco suona meno dirompente di allora ma lo ascolto ancora di continuo e mi corre ancora un brivido lungo la schiena alla fine di quel brano.
06. Lasse Marhaug - Tapes 1990-1999 (Pica Disk - 2010).
Ho sempre amato la musica su nastro magnetico, la musica concreta, la musica elettronica, e ho sempre odiato la musica patinata o super prodotta. In realtà ho ordinato questo boxset per dimostrare l'importanza del design, ma mi sono innamorato immediatamente dei brani. Ascolto un sacco questi nastri con le cuffie durante i miei viaggi da pendolare così nessuno mi rompe le scatole.
07. Walter Marchetti - De Musicorum Infelicitate (Alga Marghen - 2000).
Comprai questo disco cinque o sei anni fa dopo che Greg Kelley mi suggerì di ascoltare Marchetti. Ho odiato questo disco, e per certi versi lo odio ancora, ma ne sono completamente affascinato e l'ho ascoltato regolarmente negli ultimi cinque anni. E' un piano solo con sei minuti di brutale attività seguiti dal silenzio. Non lo capisco, non so se mi piace ma non riesco a smettere di ascoltarlo e mi sento come se ogni volta il mio interesse aumentasse. Aldous Huxley disse qualcosa sul fatto che la grande arte è quando ogni volta che ti avvicini all'oggetto in questione ne comprendi una nuova sfaccettatura. Se questa definizione è vera allora questo disco è grande arte. Non so come Marchetti la prenderebbe sapendo quello che ho detto...
08. Greg Kelley - Self Hate Index (Semata - 2008).
Ci sono tre trombettisti in questa lista, il che rappresenta quasi uno shock per me dato che ascolto poco la musica di trombettisti. Questo disco tuttavia è la testimonianza di uno dei più grandi dischi di solo tromba degli ultimi quindici anni. Gli fanno compagnia Trumpet sempre di Greg, Trumpet di Axel Doerner o i lavori di Peter Evans, ma questo è il solo migliore di tromba e amplificatore che abbia mai sentito. Un'enorme schiera di trombettisti sembra aver scoperto l'elettronica solo ora e un sacco di loro tende ad utilizzarla in una maniera piuttosto patinata, mentre come il resto del lavoro di Greg questo è un maledetto, sporco capolavoro.
09. Kenneth Gaburo - Music for Voices, Instruments, and Electronic Sounds (Nonesuch -1968).
La musica di Gaburo è difficile e affascinante. Se dovessi pensare ad un compositore americano speciale Gaburo sarebbe il primo nome a venirmi in mente. Le sue idee sulla composizione linguistica hanno giocato un ruolo importante nella mia musica da solista e sto lavorando ad una serie di studi che saranno eseguiti nel 2011 che spero misceleranno l'uso di fonemi con il mio vocabolario di trombettista. Credo che molta di questa musica sia stata riproposta dal catalogo Pogus, ma il mio amico Jeremiah l'ha trovata su LP e me l'ha regalato per il mio compleanno...il miglior regalo di compleanno della mia vita.
10. Eliane Radigue - Songs of Milarepa (Lovely - 1998).
Ho recentemente incontrato e intervistato Eliane Radigue con Carol Robinson a New York per New World Radio. Per prepararmi ho ascoltato un sacco dei vecchi dischi che avevo. C'è stato un periodo in cui ero pesantemente coinvolto nella drone music o non-event music, e mi sono quasi fulminato con quella musica. In qualche modo amo ancora la musica di Radigue e questo disco sta suonando parecchio in questo periodo. Robert Ashley e Lama Kunga Rinpoche hanno tradotto le storie di Milarepa in inglese e in sanscrito. C'è qualcosa di veramente urgente e di pacifico nel disco. E funziona ancora.
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