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Lydian Sound Orchestra: Music For Lonely Souls (beloved by nature)

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Lydian Sound Orchestra: Music For Lonely Souls (beloved by nature)
Anche per merito di questo disco, la Lydian Sound Orchestra ha vinto il referendum della critica italiana, indetto dalla rivista Musica Jazz, quale migliore formazione del 2016. Un riconoscimento che giunge a quasi trent'anni dalla sua fondazione sotto la direzione di Riccardo Brazzale (il progetto prende forma nel 1989 e il primo disco -Melodious Thunk—giunge tre anni dopo). Una decina di incisioni (alcune anche monografiche su Monk e Duke Ellington) sono il bilancio di un medio organico dalla spiccata identità, che ha raggiunto una statura ragguardevole nel panorama europeo e un'invidiabile longevità in quello italiano.

Echi di stagioni ed estetiche innovative del jazz moderno riemergono in questa piccola orchestra strutturata sull'organico della Tuba Band e influenzata dai concetti di George Russell. In questo splendido disco vediamo riannodarsi la relazione con Duke Ellington ("In a Sentimental Mood," "Caravan," "Mood Indigo" e "Half the Fun") e rileggere creativamente opere di Eric Dolphy ("Les," "Nassim" anagramma di "Miss Ann") e Max Roach ("Freedom Day" dalla "Freedom Now Suite"). Come scrive il leader nelle note di copertina "la storia di questa nostra musica è un continuo ripensarsi, un vedersi allo specchio da angolature differenti, un tornare a guardare la tradizione con occhi nuovi, sicuri di potervi scorgere un modo diverso per immaginare il futuro."

Nei brani originali o in quelli storici quegli aspetti convivono anche oggi con influenze o allusioni a John Coltrane, Lennie Tristano, Charles Mingus, Gil Evans (ma anche Debussy, Bach e canti popolari). Non neghiamo il loro fascino ma non rappresentano oggi il tratto peculiare della Lydian. Senza perdere in complessità e ricercatezza, la scrittura di Brazzale è oggi più leggera e ariosa; coglie lo spirito del passato in modo nuovo, evidenziando appassionanti dinamiche (sviluppi per accumulazione, interventi contrapposti, cambi di metro ecc...) e un sound personale che resta tale al di là dei cambi d'organico.
L'unico solista rimasto dall'esordio è il sassofonista Robert Bonisolo ma membri storici ancora presenti sono il pianista Paolo Birro, il baritonista Rossano Emili, il trombonista Roberto Rossi, il bassista Marc Abrams, il batterista Mauro Beggio. Tra i nuovi arrivati fanno gran bella figura il trombettista Gianluca Carollo e il sassofonista Mattia Cigalini mentre la tuba di Gigi Grata mantiene il legame con la timbrica evansiana. I loro interventi, talvolta brevi ma sempre stringenti, esaltano il variopinto tessuto compositivo.
Vorrei esprimere molte preferenze personali ma mi limito a tre: l'esaltante avvio di "Midsummer Night," un libero confronto tra Bonisolo al soprano ed Emili al baritono; il radioso andamento di "Un capanno (di montagna) in mezzo al mare" e l'avvincente formulazione di "Les feuilles (de grands arbres) ne peuvent pas mourir."

Track Listing

Caravan; Un capanno (di montagna) in mezzo al mare; Midsummer night; In a Sentimental Mood; Rd 514; Les (arbres); Mood Indigo; Les feuilles (de grands arbres) ne peuvent pas mourir; Nassim; Half the Fun; Ch. City; Freedom Day.

Personnel

Riccardo Brazzale: direzione, arrangiamenti; Gianluca Corollo: tromba, flicorno; Roberto Rossi: trombone; Mattia Cigalini: sax (alto); Robert Bonisolo: sax (soprano, tenore); Rossano Emili: sax (baritono), clarinetto; Gigi Grata: tuba; Paolo Birro: pianoforte, Fender Rhodes; Marc Abrams: contrabbasso; Mauro Beggio: batteria.

Album information

Title: Music For Lonely Souls (beloved by nature) | Year Released: 2017 | Record Label: Alma Records


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