Home » Articoli » Live Review » Mauro Ottolini Sousaphonics

Mauro Ottolini Sousaphonics

By

View read count
Pinocchio Live Jazz - Firenze - 6.2.2010

Nel bel programma del Pinocchio, ricco di originali proposte, non poteva mancare la Sousaphonics dell'estroverso trombonista veneto Mauro Ottolini (clicca qui per leggere la recensione del CD dell'orchestra).

Musicista dalle eclettiche frequentazioni (è stato membro dell'orchestra classica dell'Arena di Verona, ha suonato con Pavarotti, Grace Jones, Lucio Dalla, Vinicio Capossela, ma anche con Carla Bley e Maria Schneider, oltre che con Giorgio Gaslini, Franco D'Andrea, Giancarlo Schiaffini... - clicca qui per leggere una recente intervista), Ottolini spazia conseguentemente nei generi come pochi musicisti sanno fare, e la Sousaphonics con lui.

Così, anche nell'angusto spazio (rispetto alla formazione di dieci elementi) del jazz club fiorentino, dopo un avvio free-funky in piena libertà espressiva, è seguito un "New Orleans" di Carmichael in perfetto stile anni Quaranta, con il tenore di Dan Kinzelman che soffiava abrasivo, Daniele D'Agaro che squillava al clarinetto quasi fosse Bechet, Ottolini che cantava pulitissimo nel trombone - così come Fulvio Sigurtà alla tromba - senza alcun eccesso, come si usava un tempo e molto meno oggi.

A seguire, poi, brani dell'Art Ensemble of Chicago, alcuni dei quali arrangiati però in maniera mingusiana, e di Elllington.

Rilevante, in questo mutar di scenari, la permanenza dell'elettronica, presente con la chitarra di Enrico Terragnoli, il Fender di Giorgio Pacorig e il Theremin di Vincenzo Vasi. Un'elettronica, tuttavia, sobria, presente per screziare anche quei brani per il resto strutturati su stilemi che abitualmente non la prevedono. Ottima, come sempre, la ritmica composta da Danilo Gallo e Zeno De Rossi, apprezzati più volte al Pinocchio quest'anno ma protagonisti in mille progetti originali del nostro paese.

Finale con una imprevedibile e dolcissima rilettura d'un antico brano medioevale, bis - a grande richiesta - su un saltabeccante brano funlky-brasiliano e - visto che le richieste non cessavano - preziosa e apprezzatissima sorpresa finale, degna dell'ottoliniana trasversalità: un omaggio a Buscaglione, del quale solo tre giorni prima ricorreva il cinquantesimo anniversario della tragiche morte. Un anniversario che - come ha giustamente sottolineato Ottolini - singolarmente e inopinatamente trascurato. Una ragione in più per lodare il musicista che, lasciato il trombone, ha intonato "Buonasera signorina".

Foto, di repertorio, di Claudio Casanova

Tags

Comments


PREVIOUS / NEXT




Support All About Jazz

Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who make it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

Go Ad Free!

To maintain our platform while developing new means to foster jazz discovery and connectivity, we need your help. You can become a sustaining member for as little as $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination vastly improves your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Jazz article: Anthony Wilson Nonet At Joe Henderson Lab
Jazz article: Downtown Tacoma Blues And Jazz Festival 2025
Jazz article: Bark Culture At Solar Myth

Popular

Read SFJAZZ Spring Concerts
Read Bob Schlesinger at Dazzle
Read Jazz em Agosto 2025
Read Sunday Best: A Netflix Documentary
Read Vivian Buczek at Ladies' Jazz Festival
Read Deconstructing Free Jazz

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.