Mariposa: Mariposa

Ancor prima, anno di grazia 2005, fu la volta di Profitti Now! ovvero: "un work in progress, un autocitarsi addosso, una sferzante ridiscussione e presa in giro dei luoghi comuni e della banalita.' Questo "Blob" acustico e' un tentativo, ambito, che la musica torni ad essere qualcosa in piu' di una sfilata di culi e tette, di bellimbusti e cantanti "top of the pops". Basta riderci sopra," precisavamo.

Di due anni in due anni, al passo (forse ai Mariposa piace così), i magnifici sette ritornano con un disco che non t'aspetti, che ti spiazza al primo ascolto. Proviamo a descriverlo.

"Specchio," ad esempio. È prog, è new wave, è sound di Canterbury, è pop song, è tutto, è di più. Poi c'è "Zucca" che è ironia irresistibile. C'è "Piero" che è un gioco e un sogno (con tanti saluti e pensieri per Stefania Sandrelli).

Ancora, in "Clinique Veterinaire" si raggiunge l'apice della citazione musicale (presente in carne e voce, Daevid Allen dei Gong: sarà un caso? O forse proprio no!).

Tra sberleffo e impegno i Mariposa costruiscono un caleidoscopio di suoni, un giardino di colori e timbri capace di far incontrare gli aromi prog alla Robert Wyatt con il pop anni settanta/ottanta. Insomma, a suo modo questo lavoro è un gioiello sonico tanto prezioso quanto raro quanto imprevedibile. Avanti tutta.

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