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Emile Parisien: Louise

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Emile Parisien: Louise
Sebbene da noi un po' ignorato, il sassofonista e compositore Emile Parisien è da tempo uno dei migliori rappresentanti della eccellente scuola francese, nonché tra i più interessanti interpreti internazionali del sax soprano. Noto per le sue collaborazioni con l'estroso fisarmonicista Vincent Peirani e con il pianista italiano residente a Parigi Roberto Negro, presente pure in questo lavoro, è anche un notevole band leader e lo dimostra qui in Louise (dedicato alla scultrice Louise Bourgeois), ove dirige un "classico" sestetto di straordinari musicisti, fondendo ottimamente tradizioni diverse.

Il brano eponimo, che apre il disco, è una sorta di ballad notturna, nella quale si intrecciano il soprano del leader e la tromba di Theo Croker, eccellente in tutto l'arco del disco, ma che si conclude con un'impennata elettrica grazie all'incedere della chitarra di Manu Codjia. Coloratissima e molto "francese"—sebbene della penna di Joe Zawinul—la successiva "Madagascar," che unisce scenari esotici e accelerazioni brucianti trascinate dal pianoforte di Negro, mentre i due fiati duettano fittamente fino a confondersi l'uno con l'altro.

La suite in tre parti "Memento" occupa il centro dell'album e si apre con una suggestiva narrazione del soprano su tempi lenti, sostenuta dalla pulsazione della straordinaria ritmica statunitense, Joe Martin al contrabbasso e Nasheet Waits alla batteria, con quest'ultimo che si fa impetuoso nell'accompagnare il successivo assolo di Codjia, con l'impennarsi di tutto il brano. La breve seconda parte si apre con un sipario in piano solo di Negro, pausa quasi barocca prima di un altro episodio di gusto etnico dominato dalle percussioni di Waits. La terza parte, infine, è un'intensissima rincorsa, che ricorda lo stile di Michel Portal, spinta ancora da Waits e con pezzi di bravura in assolo prima di Croker, poi di Parisien.

Dopo un episodio lirico ed evocativo firmato da Negro, "Il giorno della civetta," nel quale fa da cardine il contrabbasso di Martin, i ritmi si fanno nuovamente alti sia in "Jojo," di Parisien, che procede a strappi come da titolo, sia in "Jungle Jig," di Codjia: in entrambe a spingere sono il piano, con un incedere tanto vorticoso, quanto astrattamente tarsversale, e la batteria, con Waits come sempre intensissimo. La conclusiva "Prayer 4 Peace" è invece spaziosa e lirica, con i fiati all'unisono, ma sfalsati sul quieto dettare del piano, che reiterano a ondate un tema evocativo, mentre prima la batteria di Waits, poi la chitarra di Codjia alzano il tempo e l'intensità dinamica, spingendo la musica verso una catarsi in dissolvenza.

Album al tempo stesso fresco e strutturato, immediato e complesso, con individualità di gran livello perfettamente coordinate tra loro, ottimo esempio della colorata varietà del jazz d'oltralpe e del modo originale in cui si avvale dei musicisti di altra provenienza nazionale.

Album della settimana.

Track Listing

Louise; Madagascar; Memento Part I; Memento Part II; Memento Part III; Il giorno della civetta; Jojo; Jungle Jig; Prayer 4 Peace.

Personnel

Emile Parisien
saxophone, soprano
Theo Croker
trumpet
Manu Codjia
guitar, electric

Album information

Title: Louise | Year Released: 2022 | Record Label: Enja Records


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