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Enrico Pieranunzi: Live in Paris

Enrico Pieranunzi: Live in Paris
È straordinario quanto Enrico Pieranunzi riesca ancora ad emozionare e coinvolgere lavorando con una formula così abusata come il piano trio, che egli stesso ha esplorato con dedizione dal 1984 (ma il suo primo trio risale al 1975, con Tommaso e Jorgensen) portandolo a toccare alte vette espressive.

Questa registrazione, ripresa il 22, 23 e 24 aprile 2001 nel famoso club parigino Le Duc Des Lombards, lo vede assieme a Hein Van De Geyn ed André Ceccarelli con cui aveva inciso nel 1994 il disco Seaward per l'etichetta Soul Note. Nel doppio album, che si snoda per quasi due ore, la partnership di Pieranunzi con il bassista olandese e il batterista francese dimostra di non aver nulla da invidiare alle magistrali collaborazioni con Pietropaoli e Sferra, con Marc Johnson e Joey Baron oppure con Charlie Haden e Paul Motian. Ognuna di esse ha mantenuto o mantiene una sua precisa identità e tende ad esaltare alcuni aspetti della sua complessa personalità artistica, che spazia dalla ricca cantabilità melodica ad una ricerca più libera e astratta, da situazioni narrative legate al blues (ed al pianismo di scuola bop) ad altre di taglio romantico. Il tutto con una cura dei dettagli ed un' intensità espressiva che ha del miracoloso.

Pieranunzi, Van De Geyn e Ceccarelli, evidenziano un naturale interplay che li porta a relazionarsi con rara intensità: un dialogo a tre voci in cui il discorso di ognuno si integra nell'altro con intelligenza e fantasia. L'estetica di fondo racchiude le esperienze storiche degli anni sessanta trasfigurate in modo personale grazie alla continua varietà delle dinamiche in gioco. È un jazz squisitamente europeo che privilegia l'approfondimento all'ostentazione tecnica e passa naturalmente dalla dimensione classica a quella di ricerca, operando in profondità sui profili tematici, ritmici e armonici che vengono fantasiosamente rielaborati in un continuo scambio di ruoli. Il repertorio è legato soprattutto a classici standard, alcuni già presenti in Seaward (il confronto diventa quindi appassionante: si prendano ad esempio le due versioni di "Footprints" oppure di "I Hear A Rhapsody"). L'ascoltatore viene quindi progressivamente catturato da queste creative serate parigine, che si dimostrano più variopinte e coinvolgenti delle ultime prove dello Standards Trio di Jarrett, ormai maschera di se stesso, o dell'EST di Svensson, tanto di moda.

Parlando in particolare dei brani è difficile scegliere. In alcuni momenti l'approccio al tema privilegia linearità e lirismo, in altri è tanto forte nell'essenza quanto obliquo dal punto di vista formale, con soluzioni inattese e riferimenti stilistici vari. Il primo compact ha una fisionomia più tradizionale ma ricordiamo il serrato e boppistico "I Hear a Rhapsody" (dal sorprendente finale cameristico che prelude a "Footprints") ed il variopinto "Hindsight". Il secondo CD è più sperimentale ed ellittico già a partire dall'astratta versione di "Someday My Prince Will Come" fino alla multiforme interpretazione di "Jitterbug Waltz" ed all'eterodossa "Autumn Leaves", dove il tema resta implicito per gran parte del tempo a favore di un libero e inventivo gioco di relazioni.

Track Listing

CD 1 01. Introduction - 0:34; 02. Ouverthree (Pieranunzi-De Geyn-Ceccarelli) - 9:07; 03. Body And Soul (Green) - 7:43; 04. I Hear A Rhapsody (Fragos-Baker-Gasparre) - 6:27; 05. Footprints (Shorter) - 8:48; 06. I Fall In Love Too Easily (Styne-Cahn) - 12:13; 07. But Not For Me (Gershwin) - 5:41; 08. Hindsight (Pieranunzi) - 11:15. CD 2 01. Someday My Prince Will Come (Churchill) - 6:11; 02. What Is This Thing Called Love (Porter) - 4:33; 03. Jitterbug Waltz (Waller) - 9:24; 04. One Lone Star (Pieranunzi) -10:47; 05. Una Piccola Chiave Dorata (Pieranunzi) - 8:19; 06. Autumn Leaves (Kosma -Mercer) - 11:50.

Personnel

Enrico Pieranunzi (pianoforte); Hein Van De Geyn (contrabbasso); André Ceccarelli (batteria).

Album information

Title: Live in Paris | Year Released: 2007 | Record Label: Challenge Records

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