Home » Articoli » Album Review » Miles Davis: Live at the 1963 Monterey Jazz Festival

1

Miles Davis: Live at the 1963 Monterey Jazz Festival

By

Sign in to view read count
Miles Davis: Live at the 1963 Monterey Jazz Festival
Il concerto che si tenne il 20 settembre del 1963 ai Fairgrounds di Monterey, in una California alle prese con le prime avvisaglie dei nuovi fermenti che matureranno di lì a qualche anno, è una eccellente dimostrazione di come Miles sapesse guardarsi attorno e risolvere i problemi di formazione immettendo nel suo quintetto elementi giovanissimi di grande valore. Il caso esemplare è rappresentato da Tony Williams, il batterista allora diciassettenne che si apprestava a trasformare radicalmente l’approccio al suo strumento, lasciando una traccia ancora ben visibile nel mondo del jazz e non solo.

Ma non possiamo dimenticare come anche Herbie Hancock, Ron Carter e George Coleman fossero musicisti non particolarmente noti che l’orecchio attento di Miles aveva saputo individuare pochi mesi prima nella massa di musicisti emergenti che si trovava ad ascoltare in giro per i club. Il quintetto aveva già avuto modo di incontrarsi in studio di registrazione per l’album Seven Steps To Heaven (registrato a New York il 19 maggio del 1963) e, dopo gli ottimi concerti francesi del luglio successivo (Parigi e Antibes), una serie di date settembrine in California fornì, a questa giovane formazione, l’occasione di provare sul campo il proprio valore e la grande coesione rapidamente raggiunta.

Il repertorio di Monterey è quello classico dei gruppi di Miles dell'epoca. Da una enigmatica “Autumn Leaves” si passa ad una veloce e appassionata versione di “So What” per poi addentrarsi in un'area più romantica con la eterna “Stella by Starlight” che calma un poco le acque, prima di spostarsi rapidamente in territori infuocati con la chiusura affidata al vivace blues-bop di “Walkin’” che sfocia nella sigletta “The Theme”, vera e propria firma conclusiva, a mo’ di sberleffo, per la performance di Miles e dei suoi fedelissimi. Sono cinquanta minuti di jazz moderno e modale, proposto con grande attenzione per la forma. Ma allo stesso tempo con una brillante capacità di rendere la stessa flessibile e dilatabile, per seguire i capricci benedetti dell’ispirazione, per allargare le dinamiche, per sintetizzare le variazioni armoniche, sempre capaci di cogliere l’attimo e girarci attorno con eleganza e irritualità, generando stupore ed attenzione.

La batteria di Tony Williams è l’elemento di discontinuità più evidente rispetto al recente passato di Miles. Il giovanissimo batterista non cerca mai di strafare, ma gli impulsi che arrivano dalla sua immaginazione sono sempre capaci di far scoccare la scintilla e di rendere evidenti scorci e bozzetti che negli stessi brani non erano mai emersi, nelle mille occasioni precedenti nelle quali erano stati interpretati sul palco.

Sarebbe bastato spostare una pedina (l’immaginifico e flessuoso Wayne Shorter al posto del più statico George Coleman) e il grande quintetto di Miles degli anni sessanta si sarebbe materializzato nel suo splendore più intenso. Ma questa è un'altra storia e in questa occasione californiana possiamo goderci con dovizia di particolari, grazie anche all'ottima registrazione dal vivo effettuata dal mago della West Coast Wally Heider, un quintetto sfavillante, un Miles in ottima forma, un Herbie Hancock già maturo e raffinato, un George Coleman concentrato ed efficace, un Ron Carter capace di passare dalle atmosfere felpate alle cavalcate vigorose sul tempo e soprattutto un Tony Willims pieno di fantasia, di energia e di esplosività controllata. Un piccolo trattato, rimasto sin qui inedito, sull’arte del cambiamento. L’autore è come al solito Miles Davis. Rimane un mistero: come mai questi eccellenti nastri sono rimasti nei cassetti delle case discografiche per 45 anni?

Track Listing

01. Waiting for Miles; 02. Autumn Leaves; 03. So What; 04. Stella by Starlight; 05. Walkin'; 06. The Theme

Personnel

Miles Davis
trumpet

Miles Davis (tromba); George Coleman (sax tenore); Herbie Hancock (piano); Ron Carter (basso); Tony Williams (batteria)

Album information

Title: Live at the 1963 Monterey Jazz Festival | Year Released: 2007 | Record Label: MRC Records


< Previous
SplitLife

Next >
Daxaar

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.