Aa.Vv.: Let's Boogaloo Vol. 3

L'ottimo equilibrio tra i materiali "storici" e quelli "nuovi" è la chiave per non rinchiudersi nella nostalgia [per quanto "canaglia"!] e per non risolversi solo in una vetrina delle novità: il confronto tra i differenti materiali anzi, giocato su una accattivante linea di continuità, accende collegamenti e affinità sul margine dei ritmi.

Partenza a razzo [poteva essere diverso?] con l'irresistibile minuto e mezzo di "Beatcoma", fiati e organo sugli scudi, seguita da quella imperdibile gemma northern soul che è "Don't Let It Happen To Us", incisa da Fred Hughes per l'etichetta Brunswick nel 1966. Ma in agguato subito dopo c'è una delle James Brown's Funky Divas, Yvonne Fair, con quella "Say Yeah Yeah" che è un classico del suo repertorio [e che reca tracce irrefutabili dello stile del "padrino del soul"].

Tra le cose più oscure recuperate meritoriamente dai compilatori ci sono anche "Hot Pants Baby" di Guy Morris [davvero niente male!] e la saltellante "Look What You Can Get" a firma Funky Nassau, la cui alta densità troverà molti estimatori.

Buona rappresentanza anche di aromi latini tutti da ballare, con le tracce degli inglesi Glover/Crockett/Glover e fiati arroventati dai riffs di Pete Thomas, mentre tra i nomi più conosciuti troviamo quello dei Karminsky Experience, la cui miscela di lounge e beats sa sempre mandare su di giri i motori del dancefloor!

Anche la pattuglia italiana è di tutto rispetto, con le movenze mod di Minivip e Link Quartet, questi ultimi ammaliati - come nelle migliori famiglie! - dal suono del sitar! Guidati dalla voce di Marika Ling, gli Stoned Soul Picnic si lanciano in una groovosa "Ain't Gonna Tell No One", per concludere poi con il trio vocale di ragazze newyorkesi The Dansettes e i sorprendenti spagnoli The Sweet Vandals, che sigillano questa splendida antologia con il loro funk incalzante! Tra atmosfere retro e grande energia, non si può che cogliere l'invito a lasciarsi sedurre da queste sonorità! Let's Boogaloo!

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