Canadese di nascita, il trombettista e compositore Michael Sarian ha vissuto infanzia e adolescenza in Argentina assimilando vari elementi di quel patrimonio musicale. Dopo il trasferimento negli Stati Uniti nel 2012 -dove ha acquisito un master's degree in jazz studies alla New York University -guida un quartetto e una formazione orchestrale, esprimendo una ricca sintesi tra ritmi argentini, rock e jazz contemporaneo. Questo terzo disco sviluppa alcune linee dei precedenti lavori ( Subtitles e The Escape Suite) attraverso cinque nuove composizioni del leader. La direzione espressiva è ora meno influenzata da rock e fusion ma privilegia seducenti impasti timbrici di taglio impressionista, in relazione a cangianti ritmi sudamericani. L'organico è quasi lo stesso dell'ultimo disco citato, un ottetto che ha i suoi punti di forza in stabili partner come Jim Piela al sax contralto, Michael Verselli al piano e tastiere, Trevor Brown al basso e Josh Bailey alla batteria.
Pur mantenendo il suo ruolo solista, Sarian privilegia in questo disco il ruolo di orchestratore e leader. Ogni composizione ha un preciso mood, con limitati -ma articolati-interventi solisti. Nell'avvio del primo brano, "Leon," ci sono chiari echi di chacarera ma poi è il lungo e animato intervento di Jim Piela al contralto a caratterizzarne lo svolgimento. Il brano seguente "N° 3" introduce invece il contrasto tra statiche armonizzazioni del collettivo e nervose trame percussive presente in altri brani. Il momento centrale dell'album è il lungo e articolato "Your Words": un lento percorso che si snoda tra fondali sintetizzati, lunghe iterazioni ritmiche e radiose parti orchestrali fino all'incisivo assolo di Evan Francis al sax tenore.
Track Listing
León; No 3; Casquito;Your Words; Colorado Yeta; No 3 (Locust St. Remix).
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