Lenny Breau - Brad Terry: Live at the Maine Festival

Live at the Maine Festival

Art of Life Records

(2009)

Valutazione: 3 stelle

Ancora un reperto quasi archeologico per la Art of Life: in questo caso vengono riesumati circa venti minuti di video di qualità medio-bassa da un punto di vista tecnico ma di grande interesse da un punto di vista musicale.

Si tratta di due brani tratti dalla performance del compianto chitarrista canadese Lenny Breau impegnato sul palco di un oscuro festival musicale nel Maine, nei primissimi giorni del mese di Agosto 1980. Sul palco con lui troviamo il clarinettista Brad Terry per un sodalizio che già aveva lasciato altre tracce discografiche (per lo meno relativamente alla parte audio) con l'album doppio The Complete Living Room Tapes.

Lenny Breau utilizza in questo caso una chitarra acustica a sette corde che gli consente di espandere ulteriormente le sue fantasmagoriche capacità tecniche, allargando la sua paletta armonica e fornendo una conferma della sua grande sensibilità musicale. Terry è chiaramente più un compagno occasionale che non un vero e proprio partner musicale e cerca di non farsi travolgere dalla vena espressiva del chitarrista che come sempre sembra bagnato da una luce divina. Degno di interesse è l'uso del clarinetto da parte di Terry anche come strumento in grado di fungere da accompagnamento in una sorta di 'walking bass' che il musicista sa fornire a sostegno delle parti in cui Breau lascia emergere prepotentemente la sua vena solistica.

Sul palco, nella porzione coperta dall'artigianale registrazione video, i due musicisti eseguono due popolari standard jazzistici come "Emily" (firmata Mercer e Mandel) e "Autumn Leaves" scritta da Prevert, Mercer e Kosma.

Il DVD contiene anche due tracce audio registrate nella stessa occasione e presentate qui in versione a 96KHz/24 bit ("Limehouse Blues" and "Make Someone Happy"), una bella intervista a Brad Terry e una corposa sezione discografica che riepiloga le registrazioni note di Lenny Breau, come leader e come sideman.

Comments