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Just Music Trio
ByA un anno di distanza il jazz torna nelle sale del Lyceum Club Internazionale di Firenze, istituzione culturale femminile dal ricco programma di iniziative. E, come lo scorso anno, a far entrare il jazz tra le sue mura è il contrabbassista Yuri Goloubev, stavolta con il Just Music Trio, che vede accanto a lui il pianista Roberto Olzer e il chitarrista Fabrizio Spadea (clicca qui per leggere la recensione del loro CD Standpoint).
La formazione non è proprio classica, ma si prestava a un'interpretazione cameristica dell'approccio jazzistico, certo adatta a un contesto più aduso alla musica classica. Come spiegato da Goloubev, già il nome del trio indica le sue intenzioni: offrire la melodia, con semplicità e senza troppi arrangiamenti, nella sua diretta bellezza. E anche il repertorio del trio è pensato in funzione di una tale lettura: brani originali molto lirici, uno standard - "Stella by Starlight" - riletto con semplicità ma anche indubbia originalità, Jobim e - quasi come apice - il Morricone di "Nuovo Cinema Paradiso," introdotto dal contrabbasso all'archetto e poi condotto a turno dai tre con delicati ed espressivi contributi.
La funzione del contrabbasso aveva in questo contesto di essenziale raccordo tra le due voci narranti, ma Goloubev - magistrale come suo solito - non si è certo limitato a questo compito, spingendosi invece ben oltre con il suo suono potente e la sua impareggiabile capacità di far cantare uno strumento suggestivo, ma di per sé non così duttile. Piano e chitarra si sono scambiati ripetutamente le parti, interpretando ora l'uno, ora l'altra a proprio modo i temi, con un effetto particolarmente entusiasmante sul colore complessivo del suono.
E proprio il suono - brillantissimo nella chitarra di Spadea e ricercato sulla tastiera di Olzer, esaltato dall'ottima acustica della sala dal prezioso soffitto ligneo - è apparso l'elemento di spicco di un concerto elegante e ricco di spirito, sottolineato dalle dediche: a Petrucciani, a Gwilym Simcock che aveva suonato qui con Goloubev lo scorso anno (clicca qui per la recensione di quel concerto), ma anche - con una punta di ironia - a Ludovico Einaudi e perfino Giovanni Allevi, la cui "Panic" era montata assieme a un brano proveniente dal disneyano... Peter Pan!
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