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Just Music Trio

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Lyceum Club Internazionale - Firenze - 18.03.2013

A un anno di distanza il jazz torna nelle sale del Lyceum Club Internazionale di Firenze, istituzione culturale femminile dal ricco programma di iniziative. E, come lo scorso anno, a far entrare il jazz tra le sue mura è il contrabbassista Yuri Goloubev, stavolta con il Just Music Trio, che vede accanto a lui il pianista Roberto Olzer e il chitarrista Fabrizio Spadea (clicca qui per leggere la recensione del loro CD Standpoint).

La formazione non è proprio classica, ma si prestava a un'interpretazione cameristica dell'approccio jazzistico, certo adatta a un contesto più aduso alla musica classica. Come spiegato da Goloubev, già il nome del trio indica le sue intenzioni: offrire la melodia, con semplicità e senza troppi arrangiamenti, nella sua diretta bellezza. E anche il repertorio del trio è pensato in funzione di una tale lettura: brani originali molto lirici, uno standard - "Stella by Starlight" - riletto con semplicità ma anche indubbia originalità, Jobim e - quasi come apice - il Morricone di "Nuovo Cinema Paradiso," introdotto dal contrabbasso all'archetto e poi condotto a turno dai tre con delicati ed espressivi contributi.

La funzione del contrabbasso aveva in questo contesto di essenziale raccordo tra le due voci narranti, ma Goloubev - magistrale come suo solito - non si è certo limitato a questo compito, spingendosi invece ben oltre con il suo suono potente e la sua impareggiabile capacità di far cantare uno strumento suggestivo, ma di per sé non così duttile. Piano e chitarra si sono scambiati ripetutamente le parti, interpretando ora l'uno, ora l'altra a proprio modo i temi, con un effetto particolarmente entusiasmante sul colore complessivo del suono.

E proprio il suono - brillantissimo nella chitarra di Spadea e ricercato sulla tastiera di Olzer, esaltato dall'ottima acustica della sala dal prezioso soffitto ligneo - è apparso l'elemento di spicco di un concerto elegante e ricco di spirito, sottolineato dalle dediche: a Petrucciani, a Gwilym Simcock che aveva suonato qui con Goloubev lo scorso anno (clicca qui per la recensione di quel concerto), ma anche - con una punta di ironia - a Ludovico Einaudi e perfino Giovanni Allevi, la cui "Panic" era montata assieme a un brano proveniente dal disneyano... Peter Pan!

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