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Iiro Rantala al Pinocchio Live Jazz di Firenze
Pinocchio Live Jazz
Firenze
17.01.2015
Un jazz club può non apparire il luogo più adatto per mettere in scena un piano solo, tipo di performance che richiede attenzione e raccoglimento per essere apprezzata. Ma quando l'interprete del piano solo è non solo bravissimo, ma anche creativo, pirotecnico, ironico, irruente, allora le cose cambiano e anche un jazz club diventa una cornice adatta.
È il caso del concerto tenuto dal finlandese Iiro Rantala al Pinocchio Jazz Club, davanti a un pubblico fortunatamente piuttosto folto (Rantala è ingiustamente poco noto da noi): apertosi con una coppia di suggestive reinterpretazionilibere ma rispettosedi brani di Johann Sebastian Bach, proseguito con brani originaliil pianista è un eccellente compositorestandard e perfino una cover di "Woman" di John Lennon, il concerto ha cambiato atmosfere ripetutamente e con grande naturalezza, anche grazie all'ironia con cui Rantala presentava i brani (esilarante la sua presentazione, giocata sulla sua capacità di suonare solo tre note, poi proseguita con un brano che aveva quelle tre note come bordone) e, anche, li interpretava alla tastiera.
Tra lirismi (il brano dedicato a Esbjorn Svensson), invenzioni (i brani di bachiani, addirittura più originali di come lo stesso Rantala li aveva proposti in quartetto nel suo My History Of Jazz) e trascinanti brani ritmico-percussivi ("Thinking of Misty," ovviamente dedicata a Erroll Garner), brani al piano preparato ("Freedom," nel quale il piano emulava un assente violoncello pizzicato), il concerto ha messo in luce un pianista sorprendente e originale, un musicista che si potrebbe collocare nella categoria degli Uri Caine per spirito ed estro, ma anche per potenza comunicativa.
Una potenza di cui è stata prova il successotutto sommato inatteso, vista la scarsa notorietà di Rantala -riscosso dal concerto: il pianista è stato a lungo accerchiato dal pubblico che voleva complimentarsi direttamente e che ha praticamente esaurito tutti i CD messi in vendita. Succedesse più spesso sarebbe una fortuna per questa musica. Ma, effettivamente, non tutti i concerti hanno questa entusiasmante qualità.
Firenze
17.01.2015
Un jazz club può non apparire il luogo più adatto per mettere in scena un piano solo, tipo di performance che richiede attenzione e raccoglimento per essere apprezzata. Ma quando l'interprete del piano solo è non solo bravissimo, ma anche creativo, pirotecnico, ironico, irruente, allora le cose cambiano e anche un jazz club diventa una cornice adatta.
È il caso del concerto tenuto dal finlandese Iiro Rantala al Pinocchio Jazz Club, davanti a un pubblico fortunatamente piuttosto folto (Rantala è ingiustamente poco noto da noi): apertosi con una coppia di suggestive reinterpretazionilibere ma rispettosedi brani di Johann Sebastian Bach, proseguito con brani originaliil pianista è un eccellente compositorestandard e perfino una cover di "Woman" di John Lennon, il concerto ha cambiato atmosfere ripetutamente e con grande naturalezza, anche grazie all'ironia con cui Rantala presentava i brani (esilarante la sua presentazione, giocata sulla sua capacità di suonare solo tre note, poi proseguita con un brano che aveva quelle tre note come bordone) e, anche, li interpretava alla tastiera.
Tra lirismi (il brano dedicato a Esbjorn Svensson), invenzioni (i brani di bachiani, addirittura più originali di come lo stesso Rantala li aveva proposti in quartetto nel suo My History Of Jazz) e trascinanti brani ritmico-percussivi ("Thinking of Misty," ovviamente dedicata a Erroll Garner), brani al piano preparato ("Freedom," nel quale il piano emulava un assente violoncello pizzicato), il concerto ha messo in luce un pianista sorprendente e originale, un musicista che si potrebbe collocare nella categoria degli Uri Caine per spirito ed estro, ma anche per potenza comunicativa.
Una potenza di cui è stata prova il successotutto sommato inatteso, vista la scarsa notorietà di Rantala -riscosso dal concerto: il pianista è stato a lungo accerchiato dal pubblico che voleva complimentarsi direttamente e che ha praticamente esaurito tutti i CD messi in vendita. Succedesse più spesso sarebbe una fortuna per questa musica. Ma, effettivamente, non tutti i concerti hanno questa entusiasmante qualità.
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