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I segreti del jazz
Bydi Stefano Zenni
2008
Stampa alternativa
Per quel che riguarda il jazz, l'evento editoriale dell'anno è costituito dal saggio in esame, scritto dal musicologo Stefano Zenni. Dopo le monografie su Armstrong e Mingus, il suo nuovo libro si impone ancora per la mirabile sintesi tra analisi, divulgazione musicale e leggerezza di scrittura.
Calvino lo avrebbe senz’altro definito “libro mondo”, per la capacità dell’autore di sviscerare una cornucopia davvero impressionante di argomenti legati all’estetica jazzistica, utili sia al neofita che agli addetti ai lavori.
Lo informa un approccio multimediale davvero lungimirante, che lega elemento cartaceo e sonoro, pagina scritta e brani audio in una simbiosi inscindibile. Allegato al libro è infatti un prezioso CD-Rom, contenente più di cento gemme discografiche dalle origini del jazz fino alla metà degli anni ’50, per verificare empiricamente quanto enucleato dai copiosi esempi musicali.
Ed in più un rimando al sito della casa editrice che lo ha pubblicato, dove poter consultare gratuitamente ben 400 capolavori, che coprono stili ed improvvisatori tra i più disparati dell’estetica musicale afroamericana.
A rifletterci bene, è un’opera rivoluzionaria ai fini della divulgazione jazzistica, perché con soli 25 euro si fa un corso intensivo ed accelerato di morfologia jazzistica, comodamente a casa e a proprio piacimento.
Si va dalle forme basilari del jazz (AABA-ABAC) a quelle blues (AAB) fino alle strutture multitematiche, come punto di partenza di un’avvincente analisi musicologia che investe tutto lo scibile dell’armonia, del ritmo e della melodia jazzistica.
Con sobrietà di scrittura e consumata abilità di ventennale docente nei conservatori, Zenni ci conduce per mano attraverso un composito viaggio attraverso tecniche (break, trasporti di chorus, etc. ) e moduli accordali, facendo apparire tutto ciò semplice e leggero alla lettura.
Il suo è quindi un vero capolavoro della letteratura jazzistica mondiale, destinato a lasciare una traccia indelebile in quanti avranno la fortuna di consularlo.
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