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Gregg Bendian

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01. Jeff Buckley - Sketches for My Sweetheart the Drunk (Columbia - 1998).

Buckley è uno dei cantanti più espressivi che abbia mai ascoltato. Adoro anche il suo modo di scrivere e questo brillante seguito di Grace ci fa intendere su quale musica incredibile stesse lavorando prima della tragica morte nel 1995.

02. Charles Ives - The Symphonies/Orchestral Sets (Decca - 1998).

Componendo questi brani alla fine del ventesimo secolo, Ives è diventato uno dei padri della musica classica contemporanea. Questi dischi mostrano l'intera tavolozza dei suoi principi compositivi, da momenti fortemente astratti, atonali e giocati sui quarti di tono a scene tridimensionali con armonie sontuose e richiami di musica folk. Ives era un vero visionario di quello che adesso diamo per scontato nella musica contemporanea.

03. John Adams - Peter Sellars - Doctor Atomic (Opus Arte - 2008).

Quando vidi per la prima volta in televisione la produzione NY Metropolitan Opera di questo pezzo fui folgorato. Sono sempre rimasto affascinato da fisici come Richard Feynman e tutti quelli che lavorarono al progetto della bomba atomica. Così ecco un'opera su Richard Oppenheimer, leader del Manhattan Project, e sulla questione morale suscitata dagli esperimenti nel deserto del Nevada all'inizio degli anni quaranta. Parole e musica sono semplicemente strepitosi.

04. Terry Adams - Holy Tweet (Clang! - 2009).

Ecco il nuovo CD in trio del leader fondatore di NRBQ ed ecco una manciata di canzoni che arrivano dritte al cuore. La presenza di uno dei miei batteristi preferiti rende il disco ancora più groovy. La musica di Terry Adams è una miscela di Brian Wilson, Bacharach, Sun Ra e Monk ma è anche molto di più. Questo disco è un vero gioiello, ed è un vero piacere ascoltarlo continuamente.

05. Rob Zombie - Rob Zombie presents The Words & The Music of "Frankenstein" (Hip-O - 1999).

Questa colonna sonora non accreditata di Bernard Kaun per Frankestein ha fissato gli standard per la musica horror a seguire e l'idea di Rob Zombie di recuperare intatti alcuni dei dialoghi originali è assolutamente brillante. Il disco contiene anche la sontuosa musica di Franz Waxman per "La moglie di Frankestein" un'altra delle mie colonne sonore preferite.

06. Area - Gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano! (Urlo - 1978).

L'unico disco degli Area che mi mancava! L'ho trovato in un centro commerciale alla periferia di Milano mentre ero in tour con il gruppo The Musical Box. Adoro il prog-jazz-rock italiano e band come Banco, PFM, Orme, anche se i miei preferiti sono proprio gli Area: creativi, eclettici, esperti, pazzi. Giulio Capiozzo è un grande batterista jazz-rock, non un batterista rock che tenta di suonare jazz! Le tastiere e le composizioni di Fariselli sono speciali, e cosa si può dire che non sia ancora stata detto sulla voce del grandissimo Demetrio Stratos? Adoro questi pazzi italiani!

07. National Health - Complete (ESD - 1990).

Il tastierista e compositore Dave Stewart è un genio misconosciuto e questi dischi dei National Health scacciano ogni dubbio su dove Mr. Bill abbia trovato il sound della sua Brudford Band. Il modo di suonare e di comporre di Stewart ha contribuito in maniera decisiva al suono di National Health, una singolare miscela di Canterbury-style prog-rock, un perfetto incrocio tra lirismo, complesse armonie, freschi impulsi ritmici e giocosa libertà.

08. Edgard Varese - The Complete Works (London - 1998).

Un altro padre della musica classica contemporanea, scoperto all'high school, prima che Zappa lo dichiarasse un genio. Ho continuato ad ascoltare la sua musica e il modo in cui Varese usa le percussioni come voce solista dell'orchestra continua a stregarmi. Così profondo, così drammatico, e così incredibilmente cinetico! Ho ascoltato dischi di Varese per oltre trent'anni ma questi dell'Asko Ensemble con Chailly che dirige la Royal Concertgebouw sono il top.

09. Gentle Giant - Octopus (Columbia - 1973).

L'ultimo disco con i tre fratelli Shulman, il primo con John Weathers alla batteria. Composizione, esecuzione, produzione sono assolutamente brillanti. Potrebbe essere il disco dei Giant preferito, ma non so decidere se è questo, oppure Glasshouse o Power & the Glory o Freehand. Ok, questa settimana è Octopus. (Con Kerry Minnear alle tastiere, un altro genio musicale misconosciuto).

10. Todd Rundgren - Liars (Sanctuary - 2006).

"God Said" è semplicemente una delle più struggenti composizioni degli ultimi trent'anni. Da sola vale l'acquisto di questo meraviglioso intreccio di canzoni, elettronica, poesia, da parte di una delle più grandi menti musicali del pianeta.


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