Silent Fires: Forests

Non è solo un affascinante progetto elettroacustico questo debutto del quartetto italo-norvegese Silent Fires, comprendente Alessandro Sgobbio al pianoforte (autore di tutte le composizioni), Hilde Marie Holsen alla tromba ed elettronica, Hakon Aase al violino e percussioni e la cantante Karoline Wallace. In opere simili è molto forte il rischio di cadere in superficialità, eccessi estetizzanti oppure astruse e ridondanti sperimentazioni. Gli undici brani del disco si mantengono invece in esemplare equilibrio tra composizione e libera improvvisazione, canto e poesia, sonorità acustiche ed elettroniche, riferimenti al folklore scandinavo, al jazz o alla classica contemporanea.
Il tutto si snoda con felice sintesi tra le componenti, in un clima lirico spesso evocativo, dominato da atmosfere rarefatte, dove l'eterea voce di Karoline Wallace è protagonista. Le relazioni tra lei e gli strumentisti (soprattutto il pianoforte) sono intense e sorprendenti.
Il filo conduttore dei brani è la spiritualità e i testi -anche in italiano -sono di Sgobbio, oppure tratti da opere di René Guenon, William Yeats, Maya Angelou o da contesti religiosi, come il Salmo 27 della Bibbia o il Coptig Gospel of the Egyptians.
Forests è un album che va ascoltato più volte per apprezzarne la sottigliezza dei percorsi e l'arcana bellezza delle sue trame. Tutti i brani sono cantati eccetto "Qâf," sviluppato dal cameristico piano solo di Sgobbio.
In concerto il progetto include anche la danzatrice norvegese Synne Garvik.

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