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Ellery Eskelin - Dave Ballou - Michael Formanek - Devin Gray: Dirigo Rataplan
Brooklyn si sta confermando sempre più luogo nevralgico per comprendere i nuovi umori della musica improvvisata, e proprio da Brooklyn arriva il giovane batterista/compositore Devin Gray. Per il suo album di debutto Grey si affida alla Skirl Records, etichetta in prima fila nel dare testimonianza dei fermenti metropolitani, e a compagni di viaggio dalla provata esperienza come Ellery Eskelin, Dave Ballou e Michael Formanek. Ciò che sorprende in Dirigo Rataplan è la piena maturità dimostrata dal musicista come direttore musicale, come compositore sofisticato e profondo, come batterista tutt'altro che banale.
Il suo drumming è una sorprendente miscela tra l'astrattismo caro a certa avanguardia e il dinamismo ritmico dei batteristi della tradizione black. La sua scrittura è vicina tanto ai compositori contemporanei - ascoltare "Prospect Park in the Dark," crepuscolare omaggio a Charles Ives) che a musicisti come Berne o Threadgill per i quali l'affabulazione sonora assume forme tutt'altro che lineari e immediate. La sua leadership è rispettosa delle forti personalità presenti nell'ensemble ma altrettanto decisa nel guidarle attraverso i labirinti a volte oscuri della propria scrittura.
Gli unisoni dei fiati sembrano vagare per mondi differenti, e quando il sax scabro essenziale di Eskelin si incrocia con la tromba metafisica di Ballou momenti di grande suggestione si diffondono nell'aria. Spazio e tempo assumono contorni indefiniti, il silenzio funge da cassa di risonanza ad intuizioni improvvise che si sviluppano a macchia di leopardo piuttosto che per accumulo. E tra atmosfere rarefatte ma dense di significati, melodie fluttuanti, improvvisazioni che si fondono in una rigorosa visone d'insieme, Gray accompagna l'ascoltatore in un viaggio affascinante che ascolto dopo ascolto rivela nuove meraviglie.
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