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Chat Noir: Difficult to See You

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Chat Noir: Difficult to See You
Avevamo avvertito, un paio d'anni fa, che era opportuno seguire il trio Chat Noir, quando ascoltammo il loro buon disco d'esordio, Adoration. E infatti i Chat Noir non si smentiscono, uscendo adesso con questo ottimo lavoro, nel quale mostrano di essere ulteriormente cresciuti e di avere ormai una personalità definita, personale, multiforme.

Ispirato alle più recenti interpretazioni del piano trio (esplicita quella all'E.S.T., al quale però i Chat Noir sembrano francamente superiori, implicita ma tangibile quella a The Bad Plus), il lavoro si apre con una traccia sofisticata e atipica - un tema che si interrompe d'improvviso più volte, per riprendere sempre in forma variata sia nelle forme, sia nei tempi, sia nelle atmosfere sonore - e prosegue con brani nei quali melodie ben percepibili si accompagnano a forte tensione ritmica e dinamica, spazi introspettivi, rumori, suggestioni diverse - ottenute anche grazie all'uso di numerosi strumenti accanto ai classici pianoforte, contrabbasso e batteria.

Eccellenti i tre protagonisti: Michele Cavallari ha un bel tocco pianistico e spazia senza mai ripetere le stesse frasi (se non quando è richiesto dalle strutture reiteranti), Luca Fogagnolo è presente non solo come accompagnatore ritmico ma anche con la voce del contrabbasso, Giuliano Ferrari presenta un drumming assai mobile, senza disdegnare la forza quando la tensione la richieda. Ma è l'interplay a fare la differenza: come già traspariva nel lavoro d'esordio, questo è un vero trio, che realizza una musica viva e trascinante, ricca di cambi di scena e di invenzioni.

Tra gli ospiti che compaiono in alcune tracce vi è anche (non a caso) il trombone di Gianluca Petrella, che si situa benissimo all'interno del gruppo, sebbene modificandone profondamente gli equilibri. Ma, anche in questo caso, il suo inserimento viene "dosato," così da creare ad esempio, nella terza, lunga traccia, un ulteriore cambio scenico all'interno di un brano complesso, che varia più e più volte atmosfere e, si potrebbe dire, perfino "genere".

Curioso osservare come la (ormai immancabile) ghost track presenti il gruppo in passaggi fin lì meno evidenti, maggiormente acustici e dilatati, secondo stilemi nordici che il gruppo comunque conserva nella sua cifra, ma anche ricchi di blues. Segno di molte frecce ancora da scoccare.

Lavoro notevole, che forse non piacerà a tutti per la sua distanza dal classicismo del tipo di formazione, ma che merita una particolare attenzione - così come il gruppo merita di essere visto dal vivo e non deve sfuggire all'attenzione degli organizzatori.

Track Listing

1. Rovine Circolari - 8:11; 2. Plateau - 5:26; 3. Crisi di Assenza - 13:57; 4. Creative Chaos - 3:49; 5. To Build a Fire - 8:43; 6. Vanished Question (Room) - 8:08; 7. The Snail - 8:21. Tutti le composizioni sono degli Chat Noir.

Personnel

Michele Cavallari (pianoforte, Fender rhodes, sintetizzatore), Luca Fogagnolo (contrabbasso, basso elettrico, theremin), Giuliano Ferrari (batteria, Mandala sounds, glockenspiel, tape), Gianluca Petrella (trombone, diamonica, effetti in 3 e 4), Zoot (voce in 1), David Giacomini (chitarra in 1), Giorgio Casati (violoncello in 6 e 7).

Album information

Title: Difficult to See You | Year Released: 2009 | Record Label: EmArcy


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