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Barry Guy, Marilyn Crispell, Paul Lytton: Deep Memory

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Barry Guy, Marilyn Crispell, Paul Lytton: Deep Memory
Quarto CD di questo trio di storici improvvisatori, che come gli altri esce per l'etichetta Intakt. Qui la musica, tutta di Barry Guy, prende spunto da una mostra di quadri del pittore Hughie O'Donoghue, tanto che ogni brano è relativo a una delle sue opere, riportate (anche se con immagini troppo piccole per poterle apprezzare appieno) nel libretto che accompagna il disco.

A prescindere dall'interpretazione delle immagini, la musica che vi si ascolta è molto bella, in un senso anche tradizionale del termine. Cosa che non sempre si può dire dei lavori di questi musicisti, dai quali ci si aspetta di solito musica stimolante, creativa, non convenzionale, fatta di interazioni e invenzioni, suoni espressivi ma liberi, tutte cose che sono presenti anche qui -si ascoltino, esemplarmente, la concitazione alla tastiera di Marilyn Crispell e gli interventi percussivi di Paul Lytton in "Return of Ulysses" -ma non da sole.

È infatti qui dominante un afflato lirico, in alcuni momenti quasi romantico, che si unisce con le forme e le invenzioni espressive della contemporanea. E che con esse si fonde magnificamente, completandole e lasciandosi completare.

Ne è emblematico esempio la traccia d'apertura, "Scent," nella quale a dominare è il lirismo, ma ove la narrazione a lungo condotta dalla profonda cavata di Guy al contrabbasso si nutre anche di artifici espressivi meno tradizionali, i quali producono piccoli straniamenti che esaltano le altre parti. Dopo un lungo episodio (oltre dieci minuti) quasi esclusivamente lirico, dominato dal pianoforte, incontriamo "Sleeper," che si avvia con una calma linea narrativa per diventare poi sempre più tormentato: i tre strumenti interagiscono liberamente, con un potente lavoro percussivo di Lytton, ora assecondato e ora rallentato dalla Crispell, che passa da interventi tambureggianti ad ampie fasi di rarefazione. Non viene tuttavia mai meno l'intento descrittivo, peraltro dovuto, vista l'ispirazione data dalle immagini.

Dopo un nuovo episodio principalmente lirico, nel quale solo la batteria apporta elementi atipici, "Return of Ulysses" è invece un brano di avanguardia jazzistica, con la Crispell impegnata su interventi percussivi a là Cecil Taylor, sostenuta adeguatamente dai due partner. L'effetto dinamico, comunque, mantiene la comunicazione di una chiara drammaturgia, così come nella successiva "Silenced Music," invece giocata su eco, riverberi, rumori, che producono un forte effetto evocativo, interrotti solo da un'accellerata caduta di suoni dalla tastiera.

Il disco si chiude con un'altra traccia emblematica, di impianto più classicamente proprio dei piano trio del jazz contemporaneo, nel quale però i molti stilemi e le diverse forme espressive -percussioni e cluster della tastiera, rumori e distorsioni del contrabbasso e della batteria -si fondono e, assieme a una vivacissima gestione della dinamica, completano un lavoro di notevole spessore artistico unito a una sempre grande fruibilità d'ascolto.

Track Listing

Scent; Fallen Angel; Sleeper; Blue Horizon; Return of Ulysses; Silenced Music; Dark Days.

Personnel

Barry Guy: contrabbasso; Marilyn Crispell: pianoforte; Paul Lytton: percussioni.

Album information

Title: Deep Memory | Year Released: 2017 | Record Label: Intakt Records


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