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Dawn of the Dead - The Grateful Dead & the Rise of the San Francisco Underground

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Dawn of the Dead - The Grateful Dead & the Rise of the San Francisco Underground

Sexy Intellectual Prod.

Valutazione: 3,5 stelle

Il catalogo della Sexy Intellectual dedicato alla storia del rock che ci aveva già dato titoli interessanti dedicati a Eric Clapton, Brian Wilson, Robert Plant, Frank Zappa e Brian Eno (per quanto non autorizzati dai musicisti e dal loro entourage) si arricchisce di un nuovo DVD incentrato sui Grateful Dead e la nascita della scena underground a San Francisco negli anni '60. La formula è sempre quella, più che adeguata, già collaudata negli altri titoli della collana: taglio documentaristico con filmati d'archivio intervallati da interviste a testimoni dell'epoca (diretti e indiretti). Chiariamo subito un punto: questo documentario non è una storia dei Grateful Dead, nè esclusiva nè esaustiva, ma di tutto un movimento musicale e culturale, spesso identificato (in maniera un po' superficiale) col movimento hippy, sorto nella California degli anni Sessanta, e del quale i Grateful Dead hanno rappresentato l'incarnazione più completa.

Attraverso la storia dei primi anni di vita del gruppo e di tutti gli eventi storico-culturali svoltisi in parallelo nella California di quegli anni (la contestazione studentesca, le manifestazioni contro la guerra nel Vietnam, la nascita del rock psichedelico e della cultura delle droghe, la Summer of Love, il festival di Monterey, i concerti nei locali underground di San Francisco), il filmato ricostruisce uno dei momenti più importanti della storia del rock e di tutta la cultura giovanile, che tutti quelli di una certa età non potranno non ricordare con nostalgia e un pizzico di rimpianto per tutte le speranze e le aspettative precocemente rientrate.

Accanto ai filmati che ripercorrono la storia dei Dead e dei loro album a partire dagli esordi come gruppo bluegrass con un giovanissimo Jerry Garcia al banjo, per passare alle lunghe jam di rock-blues psichedelico, fino alla svolta verso il country del 1970, troviamo anche altri dei protagonisti musicali di quegli anni, come Jefferson Airplane, Janis Joplin, Mamas & Papas, Charlatans, Quicksilver Messenger Service, raccontati da critici e storici musicali come Anthony De Curtis (Rolling Stone), Robert Christgau (Village Voice) e Richie Unterberger (Mojo), musicisti come Peter Albin (Big Brother & the Holding Co.), Mike Willhelm (Charlatans) e Tom Constanten (Grateful Dead), o altri personaggi che gravitavano attorno ai Dead come Rock Scully (loro manager), Dennis McNally (biografo ufficiale), David Gans (DJ e autore), e Ken Babbs (collaboratore di Ken Kesey e dei Merry Pranksters).

I 138 minuti del filmato sono una preziosa testimonianza di un'epoca finita da tempo, ma la cui eredità ha lasciato una traccia indelebile ancora presente ai giorni nostri, momento di crescita fondamentale per tutta una generazione. Naturalmente non era possibile esaurire un argomento tanto complesso con le sue tante sfaccettature nel poco tempo a disposizione, ma i punti fondamentali vengono individuati con precisione, e per chi desiderasse approfondire gli argomenti non sarà difficile trovare i punti di partenza giusti.

Purtroppo dobbiamo ancora una volta segnalare l'assenza totale di qualsiasi sottotitolo, che riduce di molto il pubblico potenziale, limitandolo a quanti abbiano una discreta confidenza con la lingua inglese.

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