Ivo Neame: Caught in the Light of Day

E Caught in the Light of Day è un biglietto da visita che potrà essere apprezzato da un vasto pubblico di ascoltatori. Per la qualità della musica, che non pretende di essere innovativa a tutti costi né millanta chissà quali novità, ma si ancora alla miglior tradizione del cosiddetto straight ahead-jazz inserendo con discrezione ma decisione elementi di contemporaneità. Per la qualità della scrittura che supera la tradizionale forma canzone utilizzando trame dalle maglie larghe. Ciò consente ai musicisti di giocare con frammentazioni ritmiche e con mutevoli strutture armoniche, permettendo al flusso sonoro di dispiegarsi sinuoso o di incrociarsi più nervosamente tra scarti improvvisi e accelerazioni inaspettate. E infine per la leggerezza esecutiva nella quale prevale l'understatement e nella quale trova un adeguato equilibrio timbrico l'insidioso connubio pianoforte/vibrafono.

Sebbene il quartetto funzioni come un organismo compatto e ben oliato emerge abbastanza nettamente la personalità pianistica di Neame, in grado di coniugare delicatezza di tocco ed esuberanza ritmica e, soprattutto, di svincolarsi decisamente dai più consueti ed abusati riferimenti stilistici.

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