Un vivace post-bop spruzzato di funky ed "elettricità" varia è quanto ci propone questo album del quartetto Brotherhof, poggiante su scelte di repertorio anche abbastanza inusuali che affiancano cinque temi originali a un paio di sacri testi di Fabrizio De André e Duke Ellington, rispettivamente, più "Aerei di carta" di Marco Tamburini, all'epoca dell'incisione del disco (giugno 2016) scomparso da poco più di un anno (29 maggio 2015).
Pur entro una confezione solida e corretta, i tratti originali si arrestano più o meno qui, visto che il trattamento del materiale tematico, autoctono e acquisito che sia, non evidenzia peculiarità particolari, pur muovendosi su terreni di sicura gradevolezza d'ascolto, perizia strumentale e consequenzialità stilistica.
Fanno almeno parziale eccezione la rilettura di "In a Sentimental Mood," in possesso di tratti di una certa imprevedibilità, e, nel suo complesso, il conclusivo "First," dell'altoista Mattia Dalla Pozza, che ne è, specie in avvio, il principale protagonista.
Track Listing
Stag Do; Ebbola; Bocca di rosa; Brotherhof; In a Sentimental Mood; Soul Stuff; Aerei di carta; First.
Personnel
Antonello Del Sordo: trumpet, flugelhorn, live electronics; Mattia Dalla Pozza: saxophone (alto); Luca Grani: bass; Giovanni Minguzzi: drums. Guest: Stefano Onorati: electric piano.
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Ecumenico ma (abbastanza) esclusivo, non sopporta la musica – e l’arte in generale – di routine, rassicurante e dozzinale, preferendo, se proprio deve, il brutto all’inutile. Un ideale spaccato dei suoi amori musicali (che non si limitano al jazz; e più o