Antonio Onorato: Breathing

Dodici brani che rimandano ad una musica funky, carica di groove e imbevuta di ritmi coinvolgenti, come in "Jazz Newpolitano," quasi tutti originali firmati dal leader, tranne le dediche riservate ad alcune figure impescindibili come Miles Davis, John Coltrane e Bill Evans. È proprio allo spirito dell'ultimo Miles - versante elettrico - che il lavoro sembra essere maggiormente ispirato, con quel suo saper fondere jazz e sonorità tendenzialmente rock. Verrebbe da dire fusion, ma in alcuni passaggi Onorato riesce a smarcarsi dall'incasellamento semplicistico. Questo perché al suo fianco troviamo musicisti preparati e duttili - da rimarcare la propulsione ritmica di Alberto D'Anna e Diego Imparato - pronti al cambio di scenario in corso d'opera.

Album apprezzabile per l'originalità delle intenzioni e l'alta godibilità dei temi proposti, pieni di melodie e situazioni lineari. L'unica controindicazione potrebbe rivelarsi - ironia della sorte - proprio il timbro della Breath Guitar, strumento che emana un sapore interessante, ma alla lunga anche timbricamente monotono.

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