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Roberto Bonati Trio: Bianco il vestito nel buio
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Nato nel 2011 in occasione del Festival Verdi di Parma, questo trio paritetico, ancorché diretto da Roberto Bonati, vive di (e dà vita a) una straordinaria libertà. I tre protagonistiaccanto al contrabbasso del leader ci sono il piano di Alberto Tacchini e la batteria eccezionalmente creativa di Roberto Danisi muovono in perfetta interazione, su strutture messe a punto dal leader ma che hanno principalmente la funzione di aprire spazi per l'improvvisazione collettiva.
Le atmosfere sono globalmente intimiste e rarefatte, ma i suoni di tutti e tre i musicisti sono viceversa intensamente materici, di fortissimo impatto espressivo, così che il titolo del lavoroche richiama il contrasto tra candore e oscuritàtrova pienamente un suo senso.
Difficile dire chi dei tre offra maggiori suggestioni: Tacchiniche conoscevamo in contesti più tradizionalicambia innumerevoli stilemi alla tastiera, Bonatiche mette a frutto la sua esperienza di trasfiguratore di ispirazioni classicheusa magistralmente l'archetto ma, oltre a presentare alcuni spettacolari passaggi al pizzicato, si affianca a Dani con effetti percussivi e rumori, mentre il batteristaforse il più vocato a questi contesti, i suoi preferiti e che frequenta da anni sia in solitudine e con il trio di Stefano Battagliaè sempre in primo piano con il suo apporto di colori e contribuisce costantemente a mutare gli scenari. In breve, potremmo parlare di un mirabile esempio di tre solisti che suonano come se fossero uno solo.
Disco meraviglioso, che acquista ancor più valore considerando che si tratta di un live e che i due brani che lo incornicianoper quanto completamente trasfiguratisono di Verdi, dal Trovatore quello di apertura, dalla Messa da Requiem quello di chiusura.
Le atmosfere sono globalmente intimiste e rarefatte, ma i suoni di tutti e tre i musicisti sono viceversa intensamente materici, di fortissimo impatto espressivo, così che il titolo del lavoroche richiama il contrasto tra candore e oscuritàtrova pienamente un suo senso.
Difficile dire chi dei tre offra maggiori suggestioni: Tacchiniche conoscevamo in contesti più tradizionalicambia innumerevoli stilemi alla tastiera, Bonatiche mette a frutto la sua esperienza di trasfiguratore di ispirazioni classicheusa magistralmente l'archetto ma, oltre a presentare alcuni spettacolari passaggi al pizzicato, si affianca a Dani con effetti percussivi e rumori, mentre il batteristaforse il più vocato a questi contesti, i suoi preferiti e che frequenta da anni sia in solitudine e con il trio di Stefano Battagliaè sempre in primo piano con il suo apporto di colori e contribuisce costantemente a mutare gli scenari. In breve, potremmo parlare di un mirabile esempio di tre solisti che suonano come se fossero uno solo.
Disco meraviglioso, che acquista ancor più valore considerando che si tratta di un live e che i due brani che lo incornicianoper quanto completamente trasfiguratisono di Verdi, dal Trovatore quello di apertura, dalla Messa da Requiem quello di chiusura.
Track Listing
Tacea la notte placida; Miserere II; End of March; Settembre; Blanco il vestito nel buio; Early Morning; Lacrymosa.
Personnel
Roberto Bonati
composer / conductorAlberto Tacchini: piano; Robert Bonati: acoustic bass; Roberto Dani: drums.
Album information
Title: Bianco il vestito nel buio | Year Released: 2014 | Record Label: Parmafrontiere
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Instrument: Composer / conductor
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