Gyorgy Szabados: Bells (The Land of Boldogasszony)

Szabados, quasi settanta primavere sulle spalle, può essere a ragione considerato il padre della musica improvvisata ungherese, figura dal grande carisma e riferimento imprescindibile per i protagonisti della scena contemporanea magiara.

Questa incisione è una sorta di compendio dell’arte pianistica e compositiva di Szabados. Che attinge alla tradizione folklorica spogliandola delle componenti più vistose, ridondanti e coniugandola con un’ essenzialità dal sapore minimalista. Ma che affonda le radici anche nella musica colta europea come ben evidenziato dall’approccio al materiale compositivo e alla grande sensibilità di tocco.

Ciò che preme a Szabados è il racconto delle proprie emozioni, per immagini - non a caso vanta importanti collaborazioni nel campo dell’opera e del balletto - ma soprattutto attraverso la forza evocativa del suono, dello spazio come cassa di risonanza di pensieri e riflessioni, della musica come intima espressione della vita.

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