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Balanescu - Girotto - Kaucic Trio
Sabato 23 febbraio sul palco del Pinocchio di Firenze è salito un trio internazionale, atipico per assemblaggio degli strumenti e radici dei protagonisti, ossia Alexander Balanescu, Javier Girotto e Zlatko Kaucic.
Per l'occasione gli spazi del Pinocchio erano più frequentati che in altre occasioni, con un pubblico decisamente attento al prodursi istantaneo della musica, che è partita da un drammatico assolo del magico violino di Balanescu, sullo sfondo rumoristico del singolare set di percussioni di Kaucic, al quale si è poi aggiunto il baritono di Girotto, che ha svolto il ruolo di propulsore ritmico del gruppo.
La centralità ritmica di Girotto, al baritono quanto al soprano, è rimasta una costante di un concerto comunque dalle atmosfere cangianti. Se infatti Balanescu ha alternato passaggi di intenso sapore espressivo a momenti melodici, Kaucic è costantemente rimasto lontano dalla figura classica del batterista, accompagnando i compagni più dal punto di vista del colore che da quello del ritmo. Così è sembrato proprio Girotto il principale apportatore di ritmi, grazie a una (talvolta anche eccessiva) insistenza su frammenti tematici ripetuti ossessivamente, con accelerazioni tanto della velocità che della dinamica.
La diversità di stilemi tra le due prime voci è emersa come una delle ricchezze del trio, garanzia di una creatività variata e imprevedibile, con il lavoro del fantasioso percussionista sloveno a fungere da medio, quasi perno attorno al quale girava la musica.
Il concerto è purtroppo durato solo poco meno di un'ora, a causa di uno spiacevole incidente, fortunatamente privo di conseguenze: nel bel mezzo di un brano Girotto ha mosso alcuni passi verso Balanescu ed è caduto disteso all'indietro; molti hanno pensato a una gag, mentre in realtà il sassofonista era svenuto, provato dallo sforzo del concerto, che si aggiungeva a una forte influenza e al viaggio in auto da Roma.
Dopo una breve sospensione per prestargli delle cure e assicurarsi che non si trattasse di nulla di grave, Balanescu ha deliziato il pubblico con un lungo solo di violino e ha poi concluso il concerto con il brano più lirico della serata, condotto assieme a Kaucic, per l'occasione all'opera con vari strumenti etnici.
Foto di Luca Buti.
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