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: Apostrophe (') 50th Anniversary Edition

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Come era stato ampiamente previsto, facendo seguito a Over-Nite Sensation anche l'album immediatamente successivo nella discografia ufficiale di Frank Zappa, Apostrophe('), riceve il trattamento speciale della 50th Anniversary Edition, con l'uscita di un cofanetto contenente oltre all'album originale vario materiale aggiuntivo in studio e live distribuito su 5 CD, oltre a un Blu-ray Disc con le versioni dell'album originale in audio Hi-Res e surround (compresa la versione originale quadrifonica del 1974 realizzata dallo stesso Zappa).

Apostrophe(') è stato il primo disco d'oro ottenuto da Zappa, trascinato dal successo di Over-nite Sensation (che poco dopo otterrà lo stesso riconoscimento), e che verrà superato solo qualche anno dopo da Sheik Yerbuti, a tutt'oggi il disco più venduto dell'intera discografia zappiana, almeno secondo i dati ufficiali disponibili. L'album aveva già beneficiato di una versione celebrativa nel 2016 con la pubblicazione di The Crux of the Biscuit, contenente diversi materiali inediti ad esso collegati, ma senza i brani nelle loro versioni originali.

Apostrophe(') fu pubblicato accreditato al solo Zappa senza Mothers, a differenza del precedente lavoro. La lista dei musicisti coinvolti pubblicata sulla copertina è impressionante, anche se il contributo di molti di loro è parecchio limitato e difficilmente riconoscibile (in dipendenza dal fatto che per assemblare il materiale per il disco Zappa ha utilizzato sessioni di studio risalenti fino al 1970), ma all'epoca non si avevano informazioni precise, e solo il paziente lavoro di scavo e ricerca sostenuto dai fan negli anni successivi aveva permesso di datare le singole sessioni con la migliore approssimazione possibile.

Al tempo della sua prima pubblicazione, Zappa aveva una touring band basata essenzialmente sui musicisti che avevano collaborato a Over-Nite Sensation, ma senza i dimissionari Ian Underwood, Jean-Luc Ponty e Sal Marquez, e con gli innesti dei nuovi Napoleon Murphy Brock e Chester Thompson, e il ritorno di Jeff Simmons (quest'ultimo non ha però preso parte alle registrazioni dell'album). Nei CD che completano il presente cofanetto possiamo ascoltare due diverse incarnazioni della band registrate in occasione di due differenti tour nel corso del 1974, prima che Zappa decidesse di girare pagina un'altra volta e ricominciare da capo.

I quattro brani che aprono l'album, registrati in studio nel Dicembre 1973 con la più recente versione della band, costituiscono collettivamente una suite nota come "The Yellow Snow Suite," che Zappa aveva già nel repertorio live dall'anno precedente, come testimoniano le due versioni registrate nel corso del tour australiano del 1973 pubblicate su The Crux of the Biscuit e One Shot Deal, e che avrebbe mantenuto nella scaletta dei suoi concerti, con qualche occasionale variazione, fino alla fine del decennio.

Anche il brano seguente che chiudeva la prima facciata dell'LP originale, "Cosmik Debris," non era una novità assoluta, essendo stato eseguito in concerto dal gruppo noto come Petite Wazoo nell'autunno 1972 (una versione è contenuta nel box Waka/Wazoo), e sarebbe rimasto in repertorio durante tutti i suoi tour. Questa versione di studio risale al Maggio 1973, durante le sessioni di registrazione di Over-Nite Sensation, con ancora presenti Ian Underwood, Ponty e Sal Marquez, e i backing vocals di Tina Turner e le Ikettes.

I quattro brani successivi provengono tutti da sessions più datate; "Excentrifugal Forz" è un breve episodio tratto da una registrazione con George Duke e Ponty del Luglio 1972, su cui Zappa ha sovrainciso la parte vocale e aggiunto alcuni strumenti compresa la traccia di batteria di John Payne Guerin proveniente da un'altra sessione.

Poi viene il brano che dà il titolo all'album, unico completamente strumentale in mezzo a tante canzoni, risalente al Novembre 1972 quando Zappa era in tour col Petite Wazoo. Il batterista di quella formazione era Jim Gordon, amico di Jack Bruce, che era in tour con West, Bruce & Laing. Zappa non si fece sfuggire l'opportunità di organizzare una jam session notturna in studio con Bruce, Gordon e Tony Duran (anch'egli membro del Petite Wazoo) alla chitarra ritmica, dalla quale provengono questi sei minuti molto intensi, con il basso distorto di Bruce in bella evidenza.

Si passa poi a "Uncle Remus," una composizione di George Duke con testo di Zappa risalente alle sessioni di registrazione di Waka/Jawaka e The Grand Wazoo con aggiunta di sovraincisioni, per finire con "Stink Foot," la cui traccia di base con Don "Sugarcane" Harris al violino e Aynsley Dunbar alla batteria proviene dalle sessioni per Chunga's Revenge, ed è stata recentemente pubblicata su Funky Nothingness.

Il resto del primo CD comprende come bonus tracks versioni alternative di alcuni brani, molte già apparse su The Crux of the Biscuit, come un altro take di "Cosmik Debris" senza il cantato e con un assolo di chitarra più lungo, e un diverso mix di "Apostrophe(')" di 9 minuti. Le novità specifiche di questa nuova edizione sono un nuovo master della jam con Bruce che aggiunge atri 5 minuti alla versione originariamente pubblicata, e un mix di "Uncle Remus" con solo piano e voce. La relativa scarsità di materiale addizionale è giustificata dalla natura dell'album originale, composto di una varietà di materiali provenienti da diversi periodi e già sfruttati nelle varie riedizioni.

Il secondo e terzo CD del cofanetto sono completamente dedicati alla registrazione integrale di un concerto tenuto il 21 Marzo 1974 a Colorado Springs, scelto tra quelli dello stesso tour presenti in archivio per via della miglior qualità sonora e per la selezione di brani particolarmente rappresentativa. Il gruppo era quello costituito alla fine dell'anno precedente che a Dicembre aveva tenuto una serie di concerti al Roxy di Los Angeles, immortalati in audio e video, con la sola aggiunta di Jeff Simmons come chitarrista e cantante aggiunto. Il concerto precede di poche settimane quello di Edinburgo per il Tour del decimo anniversario dei Mothers pubblicato in Zappa/Erie, per il quale al gruppo si erano aggiunti Walt Fowler e Don Preston. La scaletta è molto simile a quella dei concerti del Roxy, con alcune variazioni. Stranamente, non comprende brani da Apostrophe(') and eccezione di "Cosmik Debris." Le novità sono "Babbette," una canzone scritta da Zappa nel 1970 per 200 Motels, ma mai registrata in studio e raramente eseguita dal vivo, e "Is There Anything Good Inside of You," che sarà pubblicata l'anno seguente su One Size Fits All col nuovo titolo "Andy," qui impreziosita da un lungo assolo di chitarra. Per il resto, da segnalare "Dupree's Paradise," che nei concerti rappresenta lo spazio per le varie esibizioni solistiche, solitamente aperte da George Duke con una lunga introduzione, qui seguita dagli assoli di Napoleon Murphy Brock al flauto, Tom Fowler al basso, Bruce Fowler al trombone e Zappa per finire. Come bis il gruppo esegue "RDNZL" seguito dal medley "King Kong/Chunga's Revenge/Son of Mr. Green Genes" a tempo velocissimo.

Il quarto e quinto CD sono prevalentemente occupati dalla registrazione di un concerto a Dayton il 20 Novembre, testimonianza dell'ultimo tour intrapreso dal gruppo ridotto a sei elementi dopo le defezioni di Ralph Humphrey, Jeff Simmons e Bruce Fowler. È anche l'ultimo concerto del tour con Tom Fowler, in quanto il giorno successivo il bassista si sarebbe rotto la mano sinistra giocando a football, e per le date rimanenti sarebbe stato sostituito da altri bassisti chiamati all'ultimo momento per rimpiazzarlo. Otto giorni prima il gruppo si era esibito a Erie, e la registrazione di quel concerto è contenuta in Zappa/Erie. La scaletta per le due date coincide esattamente per la prima metà, per divergere nella seconda parte. Nel concerto di Dayton abbiamo più brani presi da Apostrophe('), con la Yellow Snow Suite eseguita per intero come bis, oltre a "Stink-Foot." Ci sono un po' meno episodi strumentali, a parte i consueti medley "Echidna's Arf (Of You)"/"Don't You Ever Wash That Thing" e "The Dog Breath Variations"/"Uncle Meat" solo "RDNZL" e "T'Mershi Duween" sono (quasi) completamente senza parole per esaltare i virtuosismi percussionistici di Ruth Underwood; in compenso non mancano gli assoli di Zappa sui brani cantati (notevoli quelli in "Penguin in Bondage" e "Pygmy Twylyte").

In apertura del quarto CD troviamo una lunga versione di "Inca Roads" tratta da un concerto a Salt Lake City di tre giorni precedente quello di Colorado Springs, e inserita per completare le composizioni eseguite durante il tour primaverile; interessante per documentare la continua evoluzione avuta dal brano fino alla registrazione di quella che sarebbe diventata la versione ufficiale, registrata nell'Agosto di quello stesso anno. Completano la confezione altre bonus tracks: una breve pubblicità televisiva dell'album, una versione di "Don't Eat The Yellow Snow" appositamente preparata da Zappa per la pubblicazione come single, dopo aver appreso del successo di ascolti ottenuto da un DJ di Pittsburgh che aveva trasmesso una sua versione per radio, e due brani tratti da concerti del tour europeo (da cui proviene anche The Helsinki Concert) selezionati e mixati da Zappa. Il primo è un assolo di chitarra tratto dal concerto di Goteborg, mentre il secondo è una versione di "Approximate" da Basilea.

Nel complesso, possiamo dire che il contenuto del cofanetto soddisfa le aspettative, soprattutto per chi apprezza quel particolare periodo (il biennio '73-'74) caratterizzato da quella che probabilmente è la formazione più orientata al jazz che Zappa abbia mai avuto. Da sottolineare l'apporto di George Duke, musicista forse mai adeguatamente valutato, sicuramente uno dei migliori sidemen che Zappa abbia mai avuto; al suo fianco ha offerto alcune delle sue migliori prestazioni strumentali, che nelle registrazioni live hanno grande risalto e lo rendono assoluto coprotagonista di tutte queste riedizioni speciali relative al periodo.

Ora partono le speculazioni per cercare di indovinare quale sarà la prossima 50th Anniversary Edition: saltando Roxy & Elsewhere già abbondantemente coperto dal box The Roxy Performances, a seguire nella discografia ufficiale vengono One Size Fits All (le sessioni del Dicembre 1974, che hanno fornito materiale anche per Lather poi confluito su Studio Tan e Sleep Dirt potrebbero riservare qualche piacevole sorpresa) e Bongo Fury, risultante dalla breve riunione con Captain Beefheart e relativo tour. Su quest'ultimo progetto sembrano concentrarsi le attese (e speranze) dei fans, ma se la cura e l'attenzione con cui sono finora state realizzate queste riedizioni dovessero mantenersi a questi alti livelli, qualsiasi titolo sarà il benvenuto.

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