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Alessandro Lanzoni Trio alla Sala Vanni di Firenze

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Alessandro Lanzoni Trio
Sala Vanni
Firenze
15.3.2109

Il breve tour di Alessandro Lanzoni per la presentazione del recentissimo disco Unplanned Ways, uscito per Cam Jazz, ha fatto tappa alla Sala Vanni di Firenze. Il nuovo trio del pianista lo vede accanto a due strepitosi musicisti statunitensi come il contrabbassista Thomas Morgan e il batterista Eric McPherson—infatti il disco è stato registrato a New York—alle prese con un repertorio in parte improvvisato, in parte di standard non troppo frequentati, ai quali dal vivo si è aggiunto qualche composizione dello stesso Lanzoni.

Il concerto ha preso l'avvio proprio da materiale improvvisato, quasi a voler instaurare una relazione musicale tra i tre e con il pubblico. E le parti improvvisate, almeno per chi scrive, sono state anche i momenti più affascinanti: come già osservato parlando di altri suoi lavori, Lanzoni ha un modo molto lucido e ordinato di affrontare le improvvisazioni, nelle quali congiunge virtuosamente la ricchezza di stilemi alla tastiera, l'inventiva e un lirismo in filigrana che rende la musica "accogliente" ed estremamente fruibile, senza con ciò nulla togliere alla tensione data dall'imprevedibilità del processo musicale.

Il lirismo, in questo caso, si è pienamente avvalso della presenza di Morgan, davvero encomiabile per pulizia del suono e chiarezza del fraseggio: il contrabbassista ha assecondato la ricerca armonica della tastiera, alternandosi poi ad essa con assoli affascinanti. Un'intesa che, aldilà delle improvvisazioni, ha dato i suoi frutti anche in alcuni dei brani non originali, per esempio in "The Peacock."

Più incisiva rispetto al disco la presenza di McPherson, che si è preso alcuni spazi e, soprattutto, ha lavorato a momenti in controtendenza, "sporcando" il lirismo con interventi dinamicamente più intensi, con ciò conferendo agli impasti un colore singolare.

Complessivamente un concerto di alto livello, sebbene di una formazione che fin qui segue un percorso tradizionale senza aggiungervi elementi di particolare innovazione, ma sostenendo la propria proposta con le elevate qualità individuali e la ricchezza dei piccoli dettagli che ciascuno dei tre è capace di cesellare nel processo collettivo.

Foto di Eleonora Birardi.

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