Home » Articoli » Album Review » Harold Rubin, Barre Phillips, Tatsuya Nakatani: 3 on a Thin Line
Harold Rubin, Barre Phillips, Tatsuya Nakatani: 3 on a Thin Line
By
Obiettivo e prerogativa dell'improvvisazione assoluta sono quelli di saper costruire un flusso narrativo dal senso compiuto, concatenato e denso di qualità melodiche, dinamiche e timbriche, senza poter contare su temi noti e condivisi. Non che manchi l'esigenza di ricercare e trovare spunti melodici, anzi sono proprio la qualità e la spontanea naturalezza di queste invenzioni melodiche a conferire autenticità e consistenza al dialogo collettivo, che però in primo luogo fa affidamento su un'istantanea sintonia percettiva ed emotiva nella prefigurazione di comuni trame dinamiche e ritmiche.
È insomma l'interpretazione personale ed estemporanea di un patrimonio comune, non del tutto inedito ma esteso e ricco di potenzialità combinatorie, che, in un rapporto di stretto interplay, porta a concepire un percorso coerente, un flusso movimentato; è l'ascolto reciproco che conduce a compartecipate assonanze, a soluzioni organiche e leggibili, in grado di comunicare emozioni anche all'ascoltatore.
Tutto questo risulta evidente in 3 On a Thin Line, registrato a Tel Aviv nell'aprile 2009 da tre improvvisatori diversi per età, formazione e provenienza geografico-culturale. Il più anziano è il clarinettista Harold Rubin, nato nel 1932 a Johannesburg e trasferitosi in Israele nel 1963: attivo anche come artista visivo controverso e provocatorio, egli è fra l'altro l'autore della grafica della copertina. Del 1934 è invece lo statunitense Barre Phillips, il più noto dei tre, mentre il percussionista, ben più giovane essendo nato ad Osaka nel 1970, si è stabilito dal 1994 negli States, dove negli ultimi vent'anni ha collaborato con varie formazioni.
Nel primo dei sei lunghi brani in cui è stata suddivisa la performance sembra essere la pronuncia decisa e guizzante del clarinetto a guidare i compagni, ma poi anche contrabbasso e percussioni si inseriscono con autorevolezza e grande efficacia. Si assiste così a una messa in scena sonora di materica consistenza, che alterna impennate stizzose e ripiegamenti meditativi, ostinate reiterazioni e leggerezze evocative, austerità e latente autoironia. Momenti di graduale passaggio o cambi repentini di direzione animano la costruzione del tutto, fino ad includere tante conclusioni possibili del dialogo, optando a volte per risoluzioni finali dei brani un po' sbrigative.
È insomma l'interpretazione personale ed estemporanea di un patrimonio comune, non del tutto inedito ma esteso e ricco di potenzialità combinatorie, che, in un rapporto di stretto interplay, porta a concepire un percorso coerente, un flusso movimentato; è l'ascolto reciproco che conduce a compartecipate assonanze, a soluzioni organiche e leggibili, in grado di comunicare emozioni anche all'ascoltatore.
Tutto questo risulta evidente in 3 On a Thin Line, registrato a Tel Aviv nell'aprile 2009 da tre improvvisatori diversi per età, formazione e provenienza geografico-culturale. Il più anziano è il clarinettista Harold Rubin, nato nel 1932 a Johannesburg e trasferitosi in Israele nel 1963: attivo anche come artista visivo controverso e provocatorio, egli è fra l'altro l'autore della grafica della copertina. Del 1934 è invece lo statunitense Barre Phillips, il più noto dei tre, mentre il percussionista, ben più giovane essendo nato ad Osaka nel 1970, si è stabilito dal 1994 negli States, dove negli ultimi vent'anni ha collaborato con varie formazioni.
Nel primo dei sei lunghi brani in cui è stata suddivisa la performance sembra essere la pronuncia decisa e guizzante del clarinetto a guidare i compagni, ma poi anche contrabbasso e percussioni si inseriscono con autorevolezza e grande efficacia. Si assiste così a una messa in scena sonora di materica consistenza, che alterna impennate stizzose e ripiegamenti meditativi, ostinate reiterazioni e leggerezze evocative, austerità e latente autoironia. Momenti di graduale passaggio o cambi repentini di direzione animano la costruzione del tutto, fino ad includere tante conclusioni possibili del dialogo, optando a volte per risoluzioni finali dei brani un po' sbrigative.
Track Listing
Genesis; Zeta; Zariba; Zetetic; Zodiac; Epilogue.
Personnel
Barre Phillips
bassHarold Rubin: clarinetto; Barre Phillips: contrabbasso; Tatsuya Nakatani: percussioni.
Album information
Title: 3 on a Thin Line | Year Released: 2015 | Record Label: Hopscotch Records
Comments
Tags
Harold Rubin, Barre Phillips, Tatsuya Nakatani
CD/LP/Track Review
Barre Phillips
Libero Farnè
Hopscotch Records
3 on a Thin Line