Dino Rubino Trio: Zenzi - tribute to Miriam Makeba

I dieci brani proposti dal pianista e trombettista catanese tracciano un percorso che in alcuni casi, vedi l'iniziale "Malaika" (canzone popolare kenyota), evocano i profumi africani, soprattutto grazie al percussionismo deciso di Stefano Bagnoli, mentre in altre occasioni si adagiano su un fondale tipicamente jazzy, come in "Where Can I Go," dove Rubino trova al piano una buona fluidità melodica. "Mama Afrika" - in cui troviamo Rubino alla tromba - è probabilmente l'originale che più di altri ha un legame diretto con sonorità di derivazione afro.

L'album conosce anche momenti chiaroscurali, come nella malinconica "Song for Miriam," dove il trio esprime una buona coesione d'insieme pur non tentando mai vie espressive troppo complesse, preferendo la chiarezza e le linee di condotta morbide. Più variopinta l'immancabile "Pata pata," brano nel quale il leader innesta una variazione al tema nella parte centrale ben coadiuvato da Bagnoli e Dalla Porta, pronti nel vestire i brani della giusta stoffa ritmica e d'atmosfera.

Il lavoro si pone dunque a metà strada tra jazz mainstream e intenzioni world, una scelta intelligente dal momento che - vista anche la natura degli interpreti - probabilmente un disco completamente colorato di timbri africani non avrebbe avuto senso compiuto.

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