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Brötzmann - Satoh - Moriyama: Yatagarasu
ByEnergia pura, fuoco, viscere, liricità dell'urlo, libertà sonora. Giunto al traguardo dei 70 anni, interprete di una personalissima versione del concetto di changing same così centrale in quell'espressività afroamericana da cui ha preso sempre le doverose distanze, il sassofonista tedesco continua a intrecciare relazioni e sfornare dischi.
Verrebbe da rispondere che in tante cose emozionanti e "forti" [il sesso, un film horror, una buona mangiata o una eccessiva bevuta, solo per dirne una manciata] si sa più o meno sempre come va a finire. Quel che importa in realtà sono le relazioni, i sapori, le dinamiche, le accensioni, i sogni, i magnetismi che l'esperienza comporta e nel caso di Brötzmann c'è sempre qualcosa per cui valga la pena di prendersi l'ennesima sbronza.
Suoi compagni di avventura in questo live registrato in Polonia sono il batterista Takeo Moriyama e il pianista Masahiko Satoh, entrambi giapponesi, entrambi musicisti di grandissima esperienza, molto empatici nel far circolare le vibrazioni del focoso collega in modo sempre originale, come nelle diverse aree emotive attraversate dalla iniziale "Yatagarasu" [mitologico corvo a tre zampe della tradizione orientale], mezz'oretta scarsa di luce bianca furente e frastagliata.
Una mezz'oretta dura anche "Icy Spears," ma dopo lo "spavento" iniziale, è di grande bellezza l'oasi lirica al tenore - quasi da balladeur di altri tempi - che cresce con toni di progressivo nervosismo per fare esplodere definitivamente il "conflitto" tra gli strumenti. Sembra uscirne vincitore il pianoforte, con Masahiko Satoh impegnato in un denso monologo, ma è un Brötzmann che ritorna sul proscenio con il fuoco degli inferi nelle dita quello che riporta la lunga improvvisazione a un più conseguente senso di avventura, per spegnerla con un rauco e quasi disperato parossismo.
Come spesso accade nei live di questo tipo, a due lunghe improvvisazioni seguono due momenti più brevi [solitamente i bis] ed è spesso qui che, per la concisione e per l'ormai acquisita empatia della serata, spuntano le cose più gustose.
Il frizzante incedere ritmico che piano e batteria imprimono a "Autumn Drizzle" lascia sperare in un finale danzante, ma Brötzmann sembra in una di quelle serate in cui non fa sconti a nessuno e persevera nella furia. Lasciando il colpo di magia ai tre minuti di "Frozen Whistle," che suonano davvero raggelanti nel loro spettrale raccogliere le ceneri di ogni incendio.
Come diceva André Breton, "la bellezza sarà convulsa o non sarà".
Track Listing
01. Yatagarasu; 02. Icy Spears; 03. Autumn Drizzle; 04. Frozen Whistle.
Personnel
Takeo Moriyama (batteria); Masahiko Satoh (pianoforte); Peter Brötzmann (sassofoni, clarinetto, tarogato).
Album information
Title: Yatagarasu | Year Released: 2013 | Record Label: Not Two Records
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