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Steve Coleman and Five Elements: Weaving Symbolics

Steve Coleman and Five Elements: Weaving Symbolics
Quattro sedute di registrazione, 10 formazioni differenti, 19 titoli, a loro volte suddivisi in 5 gruppi con cicliche ripetizioni, fissati su 2 CD, aventi 2 B-sides per altrettanti DVD. Elogio ed egemonia dei numeri? Non proprio, ma risulta innegabile che i numeri, la matematica, il simbolismo e l’astrologia, rivestano un’importanza considerevole nella filosofia musicale di Steve Coleman.

Certo, non tutto risulta chiaro nell’intervista/confessione riportata nei DVD, zone d’ombra si alternano a sprazzi illuminanti, ed i contorni di alcuni pensieri restano (volutamente ?) sfocati e indefiniti; ma tant’è, quello che conta è la musica, si dirà, ed in questo doppio CD licenziato dalla frizzante Label Bleu, di grande musica se ne trova parecchia.

Ad iniziare da almeno cinque tracce memorabili. “Tehu Seven“, in trio con Jason Moran al piano e lo straordinario 19enne Marcus Gilmore alla batteria, è un’esplorazione sonora che galleggia nello spazio, in uno stato di lievitazione naturale nella quale il suono allo stato puro dei tre strumenti acquista una sorta di neo-classicità. ”Unction“ ancora in trio questa volta con Eric Revis al contrabbasso e Jeff Watts alla batteria, prende forma da una cellula ritmica più marcata per svilupparsi come una libera improvvisazione in punta di piedi, in una sorta di minuetto post-free.

“Triad Mutations II“ ha l’ipnotico, gioioso incedere delle migliori pagine M-Base, condite con preziose spezie brasiliane; “Ritual-Trio (Earth)“ è una lunga cavalcata nella quale il sax alto di Coleman inserisce facilità di fraseggio e ricchezza di eloquio alla Sonny Rollins in una severa architettura formale, “Glyphs in Motion“ riversa sull’ascoltatore quattordici minuti di pura energia, di delicati equilibri tra composizione e improvvisazione, di sfavillanti figurazioni ritmiche.

Weaving Symbolics potrebbe rappresentare un punto di non ritorno nella copiosa discografia di Steve Coleman, così simmetricamente bipartito tra attualizzazione del passato (i brani con i Five Elements) ed esplorazione del presente (i momenti in solo, duo, trio). Vi si respira una nuova e prepotente tensione verso l’essenzialità del linguaggio, un processo di scarnificazione del materiale sonoro che i sei brani eseguiti nella formazione del trio esemplificano magistralmente.

Track Listing

CD 1:01. Ritual - Solo (Aether) - 02:47; 02. Tehu Seven - 05:24; 03. Tetragrams/Astrology 1 - 09:40; 04. Circle Weaving Thirten - 03:52; 05. Ritual - Duo (Water) - 02:33; 06. Gregorian - 04:39; 07. Unction - 07:07; 08. Triad Mutations II - 04:47; 09. Ritual - Trio (Air) - 03:32; 10. Li Bai/Astrology II - 10:32; 11. Triad Mutations I - 03:32. CD 2:01. Ritual Trio (Earth) - 08:50; 02. Tehu Six - 04:19; 03. Glyphs in Motion - 13:57; 04.Triad Mutations III - 03:01; 05. Ritual - Septet (Fire) - 06:27; 06. Numerology - 05:45; 07. Trigrams/Astrology III - 08:04; 08. Circle Weaving Eleven - 08:53. Tutte le composizioni sono di Steve Coleman.

Personnel

Steve Coleman
saxophone, alto

Steve Coleman (sax alto); Jonathan Finlayson (tromba); Tim Albrigt (trombone); Malik Mezzadri (flauto); Jen Shyu (voce); Nelson Veras (chitarra); Jason Moran (piano); Reggie Washington (basso); Eric Revis (basso); Sarah Murcia (basso); Anthony Tidd (basso); Marcus Gilmore (batteria); Jeff Watts (batteria); Nei Sacramento (percussioni); Felipe Alexsandro (percussioni); Luciano Silva (percussioni).

Album information

Title: Weaving Symbolics | Year Released: 2006 | Record Label: Label Bleu

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