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Joel Harrison: Urban Myths
ByLa produzione discografica di Joel Harrison si caratterizza per un vasto eclettismo che ha portato il chitarrista residente a Brooklyn a rivisitare la musica country in maniera anche radicale (Free Country), a improvvisare sulle composizioni dell'ex Beatles George Harrison (Harrison on Harrison), a utilizzare un quartetto d'archi e due chitarre per rendere omaggio alla musica di Paul Motian (String Choir), a trovare un punto d'incontro possibile tra classica e jazz (The Wheel), a scoprire le tradizioni folkloriche in giro per il mondo (Native Lands). In questo viaggio tra le musiche che in qualche modo hanno segnato la sua crescita umana e artistica non poteva mancare il jazz elettrico degli anni settanta.
Urban Myths è un omaggio a quel periodo fecondo segnato dagli esperimenti di Herbie Hancock, Chick Corea, John McLaughlin, Zawinul & Shorter, Frank Zappa e, naturalmente, Miles Davis. Ma anche il tentativo, dichiarato nelle note di copertina, di far respirare in un unico spirito jazz, funk, rock e blues. La forza di Urban Myths e la bravura di Joel Harrison stanno nell'oculata scelta di evitare imitazioni o confronti improponibili, per privilegiare, piuttosto, la ricerca sulle atmosfere e sulle sonorità e costruire un affresco a più livelli di intensità e dalle molteplici prospettive d'ascolto.
Così, nonostante la presenza di Fender Rhodes e violino elettrico, di un solista di valore assoluto come David Binney, di alcuni interventi alla chitarra elettrica particolarmente degni di nota, Urban Myths è opera assai poco pirotecnica ed esibizionista. Gran merito va riconosciuto alla scrittura e agli arrangiamenti di Harrison, capace di portare in superficie uno spiccato senso melodico senza cadere nello stucchevole o nello sdolcinato. L'iniziale, apparente semplicità dell'opera viene smontata ascolto dopo ascolto attraverso un gioco di incastri, di piccoli smottamenti sonori che sorprendono l'ascoltatore.
E poi come resistere ad un versione di "Straight No Chaser" così funky, elettrizzante e al contempo così nello spirito dell'originale, o alla chiusura dura, cattiva, inaspettata di "High Expectation Low Return"?
Track Listing
You Must Go Through a Winter; 125 and Lenox; Mood Rodeo; Last Waltz for Queva; Straight No Chaser (variations); Between the Traveler and the Setting Sun; Urban Myths; High Expectation Low Return.
Personnel
Joel Harrison
guitar, electricJoel Harrison: guitar; David Binney: alto saxophone; Christian Howes: violin; Daniel Kelly: keyboards; Stephan Crump: acoustic bass; Jordan Person: drums; Fima Ephron: electric bass (2, 8); Ambrose Akinmusire: trumpet (4, 5, 7); Corey King: trombone (4, 5, 7); Jerome Sabbag: tenor saxophone (4, 5).
Album information
Title: Urban Myths | Year Released: 2009 | Record Label: HighNote Records
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