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Riccardo Tesi, Claudio Carboni: Un ballo liscio vol. 2
ByIn seguito Tesi è tornato spesso a ripercorrere le vie del liscio, dedicandogli alcuni brani dei propri album o partecipando a iniziative più specifiche; oggi, a quasi trent'anni di distanza e con compagni di strada quasi completamente diversi, presenta un secondo capitolo della medesima serie, cui dà giustamente lo stesso titolo, distinguendolo per numerazione.
Accanto a lui sono rimasti i compagni di una vita, non solo artistica: Claudio Carboni, che il liscio lo suonava in gioventù e che è cofirmatario del progetto, e Maurizio Geri, suo costante collaboratore. La formazione strumentale, comunque, è rimasta pressoché invariata: un pianoforte, qui nelle mani di Massimo Tagliata, che suona anche la fisarmonica e ha contribuito anche agli arrangiamenti; un clarinetto, quello di Nico Gori; un contrabbasso, affidato a Roberto Bartoli; una batteria con percussioni, quelle di Gianluca Nanni; una formazione d'archi, il Quartetto Alborada. Poi, come tradizione di Tesi, un po' di ospiti, su tutti la voce di Tosca. Il gruppo, tuttavia, muta di brano in brano, arrivando persino a ridursi a duo la deliziosa "Mazurca" dell'Appennino bolognese, con i soli organetto e pianoforte o a trio il "Valzer di mezzanotte, originalissimo grazie al suggestivo impasto sonoro di organetto e fisarmonica con le ocarine dell'ospite Fabio Galliani, e "Autunno," dove svetta il sax soprano di Carboni, accompagnato da chitarra e contrabbasso.
Tale mutamento ha il pregio di presentare il genere in molteplici fogge, tra le quali c'è anche quella della forma canzone, presente fin dal primo brano: la classicissima e apparentemente scontata "Romagna mia" viene infatti riproposta non solo con un arrangiamento piuttosto atipico, ma anche con un'interpretazione vocale molto moderna e lontana dall'enfatizzazione ritmica da parte di Tosca, che torna poi, con analogo approccio, in "Cielo azzurro." Curiosa e originale anche "Verde luna," grande successo degli anni Cinquanta e Sessanta (in realtà un brano statunitense del 1941), qui cantata da Geri su un arrangiamento a pieno organico.
I quindici brani in programma attraversano un ampio periodo del liscio "maturo," laddove il primo disco si dedicava maggiormente a quello degli esordi, inserendo anche qualche composizione "acquisita" dal genere, come la citata "Verde luna," "Laguna addormentata," dell'inglese Eric Coates, e il paso doble "Espana Cani," dello spagnolo Pascual Marquina Narro. Unica composizione originale, dei cofirmatari dell'album, la conclusiva "Quadriglia 2," che sembra trasportare alla fine in una realtà contigua, ma diversa.
Un lavoro forse più filologico e meno "trasgressivo" del fratello maggiore che consigliamo comunque di cercare ai probabilmente molti che non lo conoscono ma non per questo meno gustoso e apprezzabile: per la bellezza dei brani, che solo il pregiudizio può nascondere, per la qualità degli arrangiamenti, per il valore di tutti i musicisti coinvolti. Una nuova escursione in una musica che fa parte della nostra tradizione e che ha tutte le credenziali per essere valorizzata, come avviene in quest'album.
Track Listing
Romagna mia; Chimere; A gramadora; Scabrosa; Laguna addormentata; Il singhiozzo-L’ubriacona; Valzer di mezzanotte; Verde luna; Primavera-Federico; Cielo azzurro; Espana Cani; Autunno; Mazurca; Valzer numero 1; Quadriglia 2.
Personnel
Riccardo Tesi
accordionClaudio Carboni
saxophoneTagliata Massimo
accordionMaurizio Geri
guitarNico Gori
clarinetRoberto Bartoli
bass, acousticGianluca Nanni
drumsAdditional Instrumentation
Claudio Carboni: saxophone (alto, soprano, flute); Massimo Tagliata: piano, keyboards; Maurizio Geri: voice; Gianluca Nanni: percussions; Quartetto Alborada: strings. Guests: Tosca: voice; Paolo Fresu: trumpet; Fabio Galliani: ocarinas; Francesco Savoretti: percussions.
Album information
Title: Un ballo liscio vol. 2 | Year Released: 2024 | Record Label: Egea Records
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