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Dan Weiss Trio: Timshel

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Dan Weiss Trio: Timshel
Non saprei dire quanti piano-trio nella storia del jazz siano a nome del batterista ed eseguano esclusivamente (o principalmente) sue composizioni, ma suppongo si possano contare sulle dita di una mano. E' quindi con grande interesse e curiosità che ho inserito nel lettore Timshel del Dan Weiss Trio.

Dan Weiss si è fatto conoscere, anche in Italia, con i gruppi dei chitarristi Rez Abbasi e Joel Harrison e dei sassofonisti David Binney e Rudresh Mahanthappa ed è un riconosciuto specialista delle tabla, strumento il cui studio ha approfondito nelle sue trasferte in India.

Ma a Weiss non bastano le pur prestigiose collaborazioni e così decide di formare un ensemble con il quale esprimere compiutamente la propria filosofia compositiva. Licenzia nel 2006 Now Yes When album di debutto da leader che suscita più di un interesse tra pubblico e critica. Ad accompagnarlo il pianista Jacob Sacks e il contrabbassista Thomas Morgan, musicisti che ritroviamo in questo Timshel, opera seconda di grande livello costruita su dodici brani ma pensata in forma di suite.

In Timshel vi è un affascinate incontro tra i codici linguistici della musica occidentale - "Fredric," ad esempio, cattura gli elementi malinconici presenti nella scrittura di Chopin - e quelli della musica indiana - più di un brano si basa sulle figure tipiche previste per le tabla. Il risultato è davvero sorprendente, la musica acquista una dimensione spirituale senza cadere nell'ascetismo sonoro, anzi rivelando pulsioni assai terrene.

Merito del tessuto percussivo di Weiss, elastico, morbido, con un sostegno che sa essere melodico e ritmico all'occorrenza e della capacità, come pochi, di far brillare di luce propria ogni singolo elemento del proprio set percussivo trasformandolo in cangiante voce strumentale. E, soprattutto, merito della sua scrittura, insolita, ricca di spunti affascinanti per l'incrociarsi mai superficiale delle diverse influenze linguistiche.

Sacks e Morgan interagiscono come meglio non si potrebbe con le idee musicali del leader. Il primo attraverso una sobrietà esecutiva che si muove tra figure mantriche, brevi accordi illuminanti, dolcissimi tocchi. Il secondo spostando continuamente il punto focale dell'esecuzione, introducendo minimi sfasamenti di tonalità che favoriscono nuove direzioni allo sviluppo dell'improvvisazione.

In un album che non ha punti deboli ci piace segnalare "Always Be Closing" brano costruito su un dialogo tra Al Pacino e Jack Lemmon tratto dal film "Glengarry Glenross" nel quale ritmo, cadenze, pausa e musicalità delle parole si combinano splendidamente con gli strumenti dando vita ad una sorta di esperanto musicale.

Sorprendente.

Track Listing

01. Prelude; 02. Stephanie; 03. Always Be Closing; 04. Frederic; 05. Teental Song; 06. Chakradar; 07. Interlude; 08. Florentino and Fermina; 09. What Do You Want To Be When You Grow Up ?: 10. Timshel; 11. Dream; 12. Postlude. Tutte le composizioni sono di Dan Weiss.

Personnel

Dan Weiss
drums

Dan Weiss (batteria); Jacob Sacks (piano); Thomas Morgan (basso).

Album information

Title: Timshel | Year Released: 2011 | Record Label: Sunnyside Records


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