Home » Articoli » Album Review » Kevin Sun: The Sustain of Memory

1

Kevin Sun: The Sustain of Memory

By

Sign in to view read count
Kevin Sun: The Sustain of Memory
Il secondo album da leader del trentenne sassofonista e clarinettista newyorchese Kevin Sun è un'opera lunga, due CD, e complessa, articolata su tre suite diverse per organico e clima.

La prima suite—"The Middle of Tension," in sei parti per un totale di trentasei minuti—vede di scena un classico quartetto, nel quale Sun è accompagnato dal pianoforte di Dana Saul, dal contrabbasso di Walter Stinton e dalla batteria di Matt Honor. Ed è il pianoforte, con la frammentarietà e l'obliquità molto contemporanea delle sue linee, a dettare il clima: spesso sospeso e meditativo, solo occasionalmente lirico, intrigante sebbene in alcuni momenti astratto e sfrangiato. Il leader ne segue le evoluzioni, frammentando anch'egli i fraseggi e zigzagando nelle linee melodiche, mentre la ritmica svolge in prevalenza un ruolo di supporto, anche se ha qualche momenti di protagonismo—per esempio nella seconda parte, dove il contrabbasso è prima voce e la batteria fa un gran lavoro rumoristico di sfondo.

Nella seconda suite—"Circle, Line," in dodici parti per complessivi 29 minuti—di scena è un trio sax, contrabbasso e batteria, con i medesimi protagonisti della precedente, ma senza la Saul. L'assenza del piano cambia tutto e rende la musica molto più materica: incentrata adesso sul tenore del leader—che si prende tutta la scena in assolo nell'ultima parte—ma con una forte presenza sia del contrabbasso di Stinton—spesso protagonista in assolo—e della batteria di Honor—lo si ascolti in particolare nella decima parte della suite. La narrazione è nervosa, variabile nei tempi ma sempre intensa nel suono, libera senza mai essere astratta.

La terza suite—la più corposa, quarantotto minuti divisi in tre parti—ha per protagonista un quintetto, nel quale a Sun si affianca la tromba di Adam O'Farrill, rientra la Saul al piano e la ritmica è composta dal contrabbasso di Simon Wilson e dalla batteria di Dayeon Seok. Qui la tensione dinamica è superiore alle altre due parti, il pianoforte non frammenta più le linee ma anzi spinge i fiati a duettare su tempi veloci e ritmi incedenti—cosa che per esempio avviene mirabilmente nella seconda parte, prima di una sua risoluzione eterea e sognante—oppure gli accompagna nel prendersi spazi espressivi—cosa che accade in particolare nella terza parte, con un lungo e ammirevole assolo di O'Farrell—fino a farsi protagonista nella splendida conclusione. Siamo più che nelle altre suite nei paraggi del modern jazz, filtrato però dagli scenari attraversati precedentemente e perciò distillato in una sintesi originale.

Lavoro di indubbio valore, sia per la varietà degli scenari descritti, sia per la raffinatezza del dettaglio, opera di un musicista giovane da osservare con attenzione tanto come compositore, quanto come strumentista.

Track Listing

The Middle of Tensions I; The Middle of Tensions II; The Middle of Tensions III; The Middle of Tensions IV; The Middle of Tensions V; The Middle of Tensions VI; Circle Line I; Circle, Line II; Circle, Line III; Circle, Line IV; Circle, Line V, Circle Line VII; Circle, Line VIII; Circle, Line IX; Circle Line X; Circle, Line XI; Circle, Line XII; The Rigors of Love I; The Rigors of Love II; The Rigors of Love III.

Personnel

Album information

Title: The Sustain of Memory | Year Released: 2019 | Record Label: Endectomorph Music


< Previous
Beyond

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Shadow
Lizz Wright
Caught In My Own Trap
Kirke Karja / Étienne Renard / Ludwig Wandinger
Horizon Scanners
Jim Baker / Steve Hunt / Jakob Heinemann

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.