Vanessa Perica: The Eye is the First Circle

Il secondo album della compositrice e bandleader australiana Vanessa Perica, conferma le aspettative suscitate dall'impressionante debutto del 2020 Love Is a Temporary Madness che le ha portato numerosi riconoscimenti in patria e all'estero, con recensioni superlative della massime riviste specializzate.

Entro le coordinate espressive del modern mainstream orchestrale, Vanessa mostra una scrittura avvincente, che alterna momenti ritmicamente trascinanti a sequenze d'ampio respiro, timbricamente ricercate. Entro smaglianti orchestrazioni ricche di trascinanti riff, lunghi pedali e scontri di sezioni, i solisti hanno spazi delimitati, ma sempre funzionali allo svolgimento dei temi.

L'organico è per gran parte confermato e raccoglie il meglio dei jazzmen australiani, con alcuni solisti di livello internazionale: il trombettista Mat Jodrell, i sassofonisti Carl Mackey, Jamie Oehlers e Julien Wilson, la pianista Andrea Keller e il batterista Ben VanderWal .

L'album si apre col concitato brano che dà il titolo all'album, ricco di timbri svettanti e possenti deflagrazioni in cui s'innestano gli interventi di Mackey al sax soprano e Vanderwal alla batteria. Il successivo "What a Time to Be Alive" sembra stabilire uno sviluppo pacato ma gli sviluppi innestano momenti ancor più frenetici del precedente, toccando l'apice con la tromba di Jodrell.

Il gusto per contrasti e sorprese si manifesta un po' in tutti i brani e nel conclusivo "Love and War" ingloba anche un'azzeccata sequenza pianistica montuno.

Album della settimana.

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