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Stefano Pastor
ByHo registrato la title track nell’ottobre 2005 in trio per il mio album Transmutations e per quell’occasione avevo fatto mesi di ascolto, tirando giù tema e solo e suonandoci sopra. Poi non l’ho ascoltato per tutto questo tempo e proprio in questi giorni, a distanza di due anni, ho desiderato ascoltarlo ad un buon volume con un buono stereo. Si tratta di un disco che mi ha stregato sin dall’adolescenza ricco di poesia e di tensione. In particolare il solo di Trane in "Crescent" è un capolavoro di costruzione formale e va deliberatamente incontro a rotture del suono che rendono quella performance unica e memorabile.
02. Borah Bergman - Lol Coxhill - Paul Hession - Acts of Love (Mutablemusic - 2005).
Ho la fortuna di aver costituito un duo stabile con Borah, pianista newyorkese dalla forza espressiva stupefacente che ancora sta scrivendo pagine di autentica storia del jazz. Con lui ho suonato in tour e registrato per la prestigiosissima Soul Note e stiamo lavorando per portare il duo in giro nel prossimo inverno. Ho anche registrato un CD con Paul in Inghilterra che uscirà entro la fine del 2007, amo molto la nitida melodicità della sua batteria. Tra le collaborazioni mi manca Lol che è un sopranista letteralmente geniale. Non esagero e spero di suonare anche con lui prima o poi.
03. Johann Sebastian Bach - L’Arte della Fuga BWV 1080 - Ensemble Aglaia diretto da Cinzia Barbagelata (In abbinamento editoriale alla rivista Amadeus 1999).
Un’opera di inarrivabile astrazione e spiritualità in una esecuzione con strumenti antichi, lineare e suggestiva. L’occasione di sentirla più volte è data anche dal fatto che nel gruppo figura mia moglie, la violinista Roberta Pietropaolo.
04. Day & Taxy - Out (Percaso Productions - 2004).
Christoph Gallio è sassofonista intelligente che ha saputo raccogliere la lezione di Lacy, riverberandola nel suono al soprano e nella semplicità essenziale verso cui sembrano sempre più tendere le sue composizioni. Ho proposto un paio di brani da questo lavoro alla rivista di ricerca musicale SuonoSonda, un interessante strumento per mettere in relazione tra loro avanguardie di varia natura.
05. Anglo - Kuopio Quartet - Cool Moon (Slam Productions - 2004).
George Haslam scelse di pubblicare il mio Transmutations (e poi altri CD) senza conoscermi, fidandosi dell’ascolto. Da allora ho imparato ad apprezzare George come musicista, come produttore e ancor più come amico. La sua Slam vanta un catalogo estremamente coerente nel porre in luce i più interessanti nomi dell’avanguardia inglese e non solo. Cool Moon è un CD ricco di forza con Hession e due musicisti finlandesi: Mikko Pasanen e Jarmo Hiekkala.
06. Caetano Veloso - Omaggio a Federico e Giulietta (Universal - 1999).
Uno dei tantissimi dischi brasiliani che ascolto regolarmente (vera malattia la passione per la MPB!). Un sogno, l’amore di Caetano per il cinema che si specchia continuamente nelle canzoni. Caetano è un intellettuale capace di creare progetti raffinati e intelligenti. Dolce e sensuale, particolarmente in questo bel CD.
07. Esther Lamneck - Claudio Lugo - Genoa Sound Cards (Amirani Records - 2006).
Un CD questo che incrocia le linee del soprano con quelle del tarogato di Lamneck sulle ambientazioni sonore catturate da luoghi storici di Genova. Talvolta decisamente aspro e ben inscritto in una espressione di contemporaneità tormentata e complessa, a tratti invece si colgono richiami a nuances popolari e fantasmi del passato. Sempre di grande suggestione.
08. Gianni Lenoci - Giorgio Dini - Markus Sockhausen - Ergskkem (Silta Record - 2006).
Un gran bel lavoro ad opera dell’amico e collaboratore Giorgio Dini e della sua etichetta Silta.
09. Lisbon Improvisation Players - Motion (Clean Feed - 2004).
Rodrigo Amado è un interessantissimo sassofonista portoghese con cui sono in contatto. Bisogna ascoltare quanta energia scaturisca da questo quartetto con uno straordinario Steve Adams e gli eccellenti Ken Filiano e Acacio Salero.
10. Ornette Coleman - Sound Grammar (Sound Grammar - 2006).
Non ci sono parole ma solo meraviglia di fronte a tanta personalità, fantasia, capacità di imprimere direzioni a tutto il gruppo (e che gruppo!). Ma anche di fronte a tanta coerenza. Un documento straordinario questo CD live. Un’ammirazione condivisa all’ascolto con il pianista Beppe Barbera (bello il suo CD Mon Dieu!, ma purtroppo non c’è spazio per l’undicesimo).
Foto di Marco Cartiglia
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