Home » Articoli » Album Review » Enzo Favata, Marcello Peghin, Salvatore Maiore, U.T. Gan...
Enzo Favata, Marcello Peghin, Salvatore Maiore, U.T. Gandhi: Song Book No.1
By
"Canzoni senza parole": così Enzo Favata definisce i brani che compongono questo album edito dalla Da Vinci, dei qualicon una sola eccezioneè autore, in alcuni casi assieme all'antico compagno di strada Marcello Peghin. Del resto il multistrumentista di Alghero, pur non avendo mai scritto musiche su testi (e nonostante si sia occasionalmente dilettato nello scrivere testi indipendenti dalla musica), si è spesso ispirato per la composizione ai suoi viaggi, a paesaggi, eventi o immagini, ragion per cui la sua musica è sempre stata impregnata di racconti.
La definizione di Favata viene confermata dall'ascolto del CD, registrato nel 2018 dopo una lunga tournée in Sudamerica, nel quale è accompagnato, oltre che dalla chitarra di Peghin, da altri due suoi frequenti e ben affiatati collaboratori, oltre che artisti di prim'ordine: il contrabbassista Salvatore Maiore e il batterista U.T. Gandhi. I suoi otto brani, tutti a tempo medio, sono infatti sempre lirici, ma anche caratterizzati da un incedere narrativo e da un'evocatività pittorica.
Gli scenari e le sonorità sono mutevoli, pur conservando un mood comune. Maiore e Gandhi vanno ben oltre il ruolo tradizionalmente assegnato alla ritmica e svolgono entrambi un lavoro che contribuisce marcatamente al colore complessivo del suono della formazione, assieme agli interventi di Peghin con i pedali della sua chitarra elettrica. Favata, impegnato tranne in un brano sempre al sax soprano, è quasi ovunque la voce intenta a narrare le liriche, talvolta affiancato e in qualche caso sostituito da Peghin. L'impasto sonoro è molto saturo e caldo, né diviene meno intenso nei brani dalle volute più ampie e rarefatte, forse eredità dei frequenti viaggi di Favata in Nordeuropa.
Tra questi ultimi troviamo il brano d'apertura, "The Saint," nel quale ha un fondamentale ruolo la batteria di Gandhi, "Oasi," con Favata al clarinetto basso, e "Last Night," ove rilevante è invece il contrabbasso di Maiore, che poi introduce con un breve solo la successiva "Patagonia Express," rilettura di brano comparso circa vent'anni fa nel CD Atlantico. Altra rilettura è "Sunset"faceva parte di The Night of Storytellers, del 2009mentre la sola composizione non della penna del leader, "Native Dance," è firmata da Maiore e ha un gusto quasi friselliano: qui la batteria contribuisce in modo assai marcato, sospingendo propulsivamente la musica ed evocando i paesaggi cangianti di un viaggio.
Disco estremamente godibile e con un suono eccellente, Song Book no.1 illustra uno dei filoni artistici su cui attualmente lavora Favataquello che sviluppa in modo nuovo la sua storica esperienza con il quartetto Atlanticoed è prova della sua inesausta vivacità creativa.
La definizione di Favata viene confermata dall'ascolto del CD, registrato nel 2018 dopo una lunga tournée in Sudamerica, nel quale è accompagnato, oltre che dalla chitarra di Peghin, da altri due suoi frequenti e ben affiatati collaboratori, oltre che artisti di prim'ordine: il contrabbassista Salvatore Maiore e il batterista U.T. Gandhi. I suoi otto brani, tutti a tempo medio, sono infatti sempre lirici, ma anche caratterizzati da un incedere narrativo e da un'evocatività pittorica.
Gli scenari e le sonorità sono mutevoli, pur conservando un mood comune. Maiore e Gandhi vanno ben oltre il ruolo tradizionalmente assegnato alla ritmica e svolgono entrambi un lavoro che contribuisce marcatamente al colore complessivo del suono della formazione, assieme agli interventi di Peghin con i pedali della sua chitarra elettrica. Favata, impegnato tranne in un brano sempre al sax soprano, è quasi ovunque la voce intenta a narrare le liriche, talvolta affiancato e in qualche caso sostituito da Peghin. L'impasto sonoro è molto saturo e caldo, né diviene meno intenso nei brani dalle volute più ampie e rarefatte, forse eredità dei frequenti viaggi di Favata in Nordeuropa.
Tra questi ultimi troviamo il brano d'apertura, "The Saint," nel quale ha un fondamentale ruolo la batteria di Gandhi, "Oasi," con Favata al clarinetto basso, e "Last Night," ove rilevante è invece il contrabbasso di Maiore, che poi introduce con un breve solo la successiva "Patagonia Express," rilettura di brano comparso circa vent'anni fa nel CD Atlantico. Altra rilettura è "Sunset"faceva parte di The Night of Storytellers, del 2009mentre la sola composizione non della penna del leader, "Native Dance," è firmata da Maiore e ha un gusto quasi friselliano: qui la batteria contribuisce in modo assai marcato, sospingendo propulsivamente la musica ed evocando i paesaggi cangianti di un viaggio.
Disco estremamente godibile e con un suono eccellente, Song Book no.1 illustra uno dei filoni artistici su cui attualmente lavora Favataquello che sviluppa in modo nuovo la sua storica esperienza con il quartetto Atlanticoed è prova della sua inesausta vivacità creativa.
Track Listing
The Saint; Secret Window; Last Night; Patagonia Express; Native Dance; Sunset; Oasi; Turn.
Personnel
Enzo Favata
saxophone, sopranoMarcello Peghin
guitarSalvatore Maiore
bass, acousticU.T. Gandhi
drumsAdditional Instrumentation
Enzo Favata: bass clarinet.
Album information
Title: Song Book No.1 | Year Released: 2019 | Record Label: Da Vinci
Comments
About Enzo Favata
Instrument: Saxophone, soprano
Related Articles | Concerts | Albums | Photos | Similar ToTags
Enzo Favata
Album Review
Neri Pollastri
Song Book No.1
Da Vinci
Marcello Peghin
Salvatore Maiore
U.T. Gandhi
Concerts
May
14
Tue