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Phil Minton: Slur

Phil Minton: Slur
Non è poi così semplice come può sembrare la riflessione sul ruolo della voce nei contesti dell'improvvisazione più libera: in quanto esito diretto dell'intenzione espressiva e con una capacità di mimesi che segue senza mediazione, la voce umana si trova così in una posizione del tutto peculiare, pronta a diventare capricciosa creatura, che si piega e sfugge a ogni definizione.

Più di tutte, a nostro parere, sfugge a quella definizione di comodo, che ricorre spesso quando si vuole elogiare la versatilità vocale di qualcuno, per cui un artista o una artista userebbe la voce "come uno strumento". Ci sembra al contrario che più un cantante si emancipa dal punto di vista tecnico espressivo più l'aspetto "strumentale" della sua voce scompaia, lasciando il posto a una sorta di "creatura sonora" che reagisce al contesto improvvisato in modo del tutto naturale.

Il caso di Phil Minton è piuttosto emblematico di quanto stiamo dicendo: cantante di straordinario talento, si inserisce nell'improvvisazione secondo traiettorie imprevedibili, diventando cartoon o borborigmo, respiro o nota che si infrange sul fondo di un urlo, sberleffo o ultrasuono.

Il quartetto con John Butcher ai sassofoni, Veryan Weston al pianoforte e Roger Turner alle percussioni è nato una dozzina di anni fa per il progetto Mouthful of Ecstasy [Victo], che era ispirato alla peculiare scrittora di James Joyce in Finnegans Wake.

Oggi, per questo nuovo Slur, Minton ha deciso di abbandonare la parola per concentrarsi solo sui suoni della propria voce [che in alcuni casi si articolano in agglomerati similverbali], proseguendo la stretta interazione con i tre compagni di avventura.

Ne viene fuori un disco decisamente interessante, ma anche noiosetto all'ascolto, come è possibile accada in questi contesti: la fremente ricerca timbrica, condotta spesso con una frammentarietà voluta quanto isterica, rende l'ascolto - che non sia quello specificamente interessato - abbastanza faticoso.

Ciò non toglie che alcuni momenti dell'improvvisazione siano di notevole livello, a partire dal brano più lungo "A Bit More", ma anche in alcune oasi di maggiore rarefazione, da cui emergono i germogli dei suoni a venire. All'altezza del compito anche Butcher, Weston e Turner, abilissimi dell'intrecciare con Minton le armi mai pacificate della libertà creativa. Il mio canto libero!

Track Listing

Almost There; Lower Down; Higher; A Bit More; Far Off; Closer; Back; Length.

Personnel

Phil Minton
vocals

Phil Minton: voice; John Butcher: soprano and tenor saxophones; Veryan Weston: piano; Roger Turner: percussion.

Album information

Title: Slur | Year Released: 2007 | Record Label: Emanem

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