Marta Sanchez: SAAM (Spanish American Art Museum)

La giovane pianista madrilena Marta Sanchez, ormai da tempo di stanza a New York, dirige in questo suo nuovo lavoro, inciso nel marzo 2021, un agguerrito quintetto con doppio sax che in un brano, "Marivi," si allarga a ottetto con l'ingresso di tromba (e che tromba: Ambrose Akinmusire), voce/chitarra e synth, dando sempre la precisa impressione di riuscire a dire ciò che sta nelle sue attuali corde.

Il dialogo—l'interscambio—è per lo più fitto, vitale, ma sempre dall'alto di un totale controllo della materia (ci sono momenti, neppure così rari, che non ci pare azzardato definire contrappuntistici), la scrittura elaborata, tratteggiata con mano capace, a tratti anche complessa, ma come detto sempre lucida, consequenziale, qua e là persino attraversata da qualche lieve calligrafismo, peraltro sempre "emancipato" dalla ricchezza e solidità del lavoro d'insieme, assolutamente privo di smagliature, così come l'apporto dei singoli, del resto a loro volta sempre perfettamente consapevoli del contesto che li ospita e che, per parte loro, riescono a illuminare, a illustrare, felicemente pur senza uscire mai dal seminato.

Una proposta matura e molto concreta, quindi, di cui a questo punto non possiamo che attendere gli ulteriori sviluppi.

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