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Rob Mosher: Polebridge
L'ascoltatore, di fronte a tutto questo ben di Dio, rimane all'inizio un po' spiazzato. Poi inizia ad apprezzare ciò che attimo dopo attimo gli si dischiude davanti: il chiaro disegno architettonico, la perfezione degli incastri, la costante attenzione timbrica, qualche tutt'altro che disprezzabile apertura all'improvvisazione.
Una musica non agevole da raccontare e ancor meno da incasellare (il che è ovviamente tutt'altro che un difetto), con un gusto per il divertissement inesauribile, ma anche eleganza, arguzia e un chiaro disegno di fondo.
Magari non transiteranno di qui i grandi sistemi della musica contemporanea, ma certo anche tutto ciò che questo album (autoprodotto) racchiude ha assoluto diritto di cittadinanza in un universo in cui il meticciato è come non mai all'ordine del giorno. Con qualche genericità e qualche calligrafismo che qui, per la verità, sono quasi sempre abilmente elusi.
Track Listing
Pass the Beer Bread; Rango’s Tango; Marigold; Sketch #1; Sketch #2; North by Northwest; The Klesmanaughts; Around the Bend; Parade of Two; Didn’t Ask (Breathe Now); Sketch #3; Cowboy Ben.
Personnel
Rob Mosher
saxophone, sopranoRob Mosher: sax soprano, clarinetto, corno inglese; Micah Killon: tromba; John Marcus: violino; Stephanie Nilles: pianoforte, piano verticale da saloon, organo, voce; Andrew Small: contrabbasso, viola; Petr Cancura: mandolino; Peter Lutek: fagotto, clarinetto contralto.
Album information
Title: Polebridge | Year Released: 2014 | Record Label: Self Produced
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